Gli showrunner di Mercoledì hanno deciso di risolvere il mistero legato a Mano (Thing), il fedele servitore de La Famiglia Addams che ora ha una origin story tutta sua: ecco come e perché hanno fatto questa scelta.
Per oltre settant’anni, Mano è stato uno dei misteri più affascinanti dell’universo de La Famiglia Addams. Apparso per la prima volta nel 1945 in una vignetta di Charles Addams sul New Yorker, era descritto solo come una presenza invisibile e inquietante, da cui si vedeva spuntare di tanto in tanto un arto. Negli anni ’60, per esigenze televisive, prese forma come una mano mozzata e animata, trasformandosi in uno dei personaggi più iconici. Ma, fino ad oggi, nessuno aveva mai davvero osato rispondere alla domanda: da dove viene Mano? Nella seconda stagione di Mercoledì su Netflix, gli showrunner Miles Millar e Alfred Gough hanno deciso di rompere la tradizione e dare finalmente un’origine ufficiale al personaggio, rivoluzionando così il canone della saga Addams. Ecco cosa è successo nei nuovi episodi e come gli autori hanno motivato questa particolare scelta.
Naturalmente continuate a leggere soltanto se avete già visto i 4 episodi finali di Mercoledì 2, perché seguiranno spoiler.
Mercoledì 2 e la rivelazione su Mano
Nella seconda stagione di Mercoledì, Mano affronta una crisi di identità: vuole sapere da dove viene. Gomez e Morticia fingono di non saperlo, ma la verità è più oscura. Il colpo di scena arriva nella parte 2: Mano era in realtà la mano destra di Isaac Night, ex compagno di stanza e migliore amico di Gomez ai tempi di Nevermore. Isaac, geniale inventore e fratello di Françoise Galpin (madre di Tyler), morì trent’anni prima in un esperimento fallito per salvare la sorella dalla condizione di Hyde. Quando Morticia sabotò la macchina per salvare Gomez, l’esplosione uccise Isaac. Nel caos, lei recise la sua mano, che venne colpita da una scarica elettrica e si animò. Da allora, senza memoria del passato, Mano fu accolto dagli Addams come parte della famiglia. Persino il nome “Thing” nascondeva un indizio: non è nient’altro che l’anagramma di “Night”.
Il passato torna a galla quando Isaac, resuscitato come zombie, tenta di riunirsi alla sua mano per riottenere i poteri da Da Vinci. Mano, inizialmente sotto il suo controllo, riesce a ribellarsi per proteggere Mercoledì, strappando il cuore meccanico dal corpo di Isaac e liberandosi definitivamente dal suo vecchio padrone. In un gesto simbolico, poi getta via l’anello a forma di cavaliere appartenuto a Isaac, scegliendo di restare con la famiglia che lo ha sempre amato.
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Le dichiarazioni degli showrunner
Miles Millar, co-creatore della serie, ha raccontato a The Los Angeles Times che l’idea era di nascondere la verità “in bella vista” fin dall’inizio. Non a caso la prima cosa che vediamo dello zombie Slurp, poi rivelatosi Isaac, è proprio una mano guantata che esce dal terreno. La scelta di legare Mano a un personaggio moralmente ambiguo come Isaac Night è stata però dibattuta a lungo. “Abbiamo discusso a lungo se fosse giusto legare Mano a un personaggio così oscuro. Isaac è difettoso, certo, ma anche un genio nobile. Alla fine ci è piaciuta l’idea di trasformazione. Un personaggio che torna dalla morte, lotta con la sua identità… e una mano che lo rifiuta per restare fedele alla sua nuova famiglia”, ha spiegato Miles Millar.
Una rivoluzione nel canone Addams
Quella che riguarda Mano è un’evoluzione che era già in corso da tempo, a partire dai film degli anni ’90 dove Mano correva, guidava e faceva skateboard, fino alla versione Netflix, interpretata magistralmente dall’illusionista Victor Dorobantu. Con questa scelta, Mercoledì rompe con la tradizione volutamente ambigua e misteriosa che ha sempre caratterizzato La Famiglia Addams. Mano non è più un’entità inspiegabile o un aiutante silenzioso, ma un vero e proprio personaggio con una origin story tragica. Una mano che ha tagliato con il passato per scegliere, letteralmente, la propria strada.