di
Peppe Aquaro

Dal 5 al 7 settembre, Città di Castello diventa la capitale del libro antico: 40 espositori per 35 stand. Libri, stampe e oggetti rari per le nozze d’argento dell’esposizione

La Costituzione italiana, il Conte di Cagliostro e un manifesto di Jules Chéret. Per citare solo alcune delle rarità esposte in questo weekend, dal 5 al 7 settembre, a Città di Castello, all’interno della dimora rinascimentale di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, in occasione della 25esima edizione della “Mostra nazionele del libro e della stampa antica”. Saranno presenti più di 40 espositori per 35 stand. La mostra, tra le più importanti a livello nazionale, quest’anno si fregia del patrocinio della Camera dei deputati. 

Carta e libertà
A proposito di Montecitorio, la mostra umbra ha anche l’onore di ospitare una preview dei prossimi 80 anni della Costituzione italiana (li compirà tra due anni) con l’evento “Carta, inchiostro e libertà: la Costituzione Italiana tra memoria e futuro”, che aprirà ufficialmente la 25esima edizione, sabato 6 settembre alle 9,30, al piano “nobile” del bellissimo e restaurato Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Subito dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte della Filarmonica “G. Puccini”, diretta dal maestro, Nolito Bambini. Tra le autorità presenti: la vice-presidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi e il presidente dell’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Fabio Nisi. 



















































Cagliostro da sfogliare
Dalla Costituzione italiana a Cagliostro, protagonista di “Inchiostro Cagliostro”, racchiusa in cinque bacheche (ammesso che sia possibile “rinchiudere” il celebre alchimista, avventuriero ed esoterista vissuto nella seconda metà del ‘700). Volumi, incisioni, giornali e manifesti che vanno dal XVII al XIX secolo, costituiscono la più grande collezione privata dedicata a Cagliostro, formata nel corso degli anni dallo storico Loris Di Giovanni, il quale sarà presente alla mostra. Tra le rarità dedicata su Giuseppe Balsamo (il vero nome del conte) la prima edizione a stampa sul mitico personaggio scritta da Johann Joachim Christoph Bode, ma è da ammirare anche un raro manifesto a colori di grandi dimensioni di Jules Chéret, l’inventore del manifesto moderno: l’altra unica copia mancante di buona parte dell’angolo superiore è custodita nella Biblioteca Nazionale di Francia. Ed ancora: ci ricorderemo di Cagliostro massonico ammirando un grembiule del tutto simile a quello che Lalande, il Maestro Venerabile della Loggia “Le Nove Sorelle” di Parigi, cinse alla vita del filosofo Voltaire. 

Da Città di Castello a Parigi
Che faccia aveva Cagliostro? Lo potremmo scoprire girando intorno al rarissimo e prezioso busto in gesso realizzato da Houdon alla fine del XVIII secolo, unico esemplare in Europa. Dal Conte, che terminò i suoi giorni rinchiuso nella fortezza di San Leo, osteggiato dalla Chiesa, a un simbolo della fede cattolica, un frammento del velo di Santa Veronica Giuliani, il cui corpo si trova a città di Castello presso il monastero delle Cappuccine ed è meta di continui pellegrinaggi e visite da tutto il mondo. Restando in casa, ma conservando un ponte con la Francia, ecco la mostra, “La petite bibliothequefrançaise – un’avventura editoriale tra Città di Castello e la Francia”. Si tratta della storia della rivista mensile per studenti di francese, fondata negli anni ’20 da Giacomo Giacomini, e che fu pubblicata dalla libreria editrice Paci “La Tifernate” dagli anni ‘40 fino al 1966. L’esposizion è allestita negli spazi della stessa Libreria Paci, in piazza Matteotti, a Città di Castello e sarà visitabile fino al 12 settembre. Onore alla location che ospita la mostra. Ci hanno pensato Giovanna Zaganelli e Luca Paladino, scrivendo “Narrazioni di potere e natura nel Rinascimento. Il mito dei Vitelli tra letteratura e arti figurative”, (Pliniana Editrice, 2025), un volume che intende indagare il ruolo ricoperto dal mondo naturale nelle opere figurative e letterarie commissionate dalla Famiglia Vitelli soprattutto ia Città di Castello, tra il XV e XVI secolo. Infine, nella biblioteca Carducci, spazio a “Scienza e natura nel mondo di Ulisse Aldrovandi. Tesori nascosti dalla collezione del Fondo antico della Biblioteca comunale Carducci”. Chi era costui? Lo racconteranno i volumi dedicati all’opera del naturalista bolognese, tutti sul regno animale e pubblicati intorno alla metà del XVII secolo.

4 settembre 2025