Maxi-fuga per la vittoria nella dodicesima tappa della Vuelta a España 2025. Composto da ben 54 corridori, il tentativo del mattino si gioca la vittoria in una tappa che era palesemente promessa agli attaccanti, tra i quali non si è infilato nessun pretendente a posizioni di medio-alta classifica, lasciando così libertà di azione. La Visma|Lease a Bike è così rimasta a controllare a più di cinque minuti, mentre davanti la battaglia è stata tutta davanti e a spuntarla è stato Juan Ayuso, che in uno sprint a due si è imposto davanti a Javier Romo, unico a resistergli sull’ultimo GPM di giornata, con i due che hanno poi tenuto a bada assieme gli altri ex compagni di avventura. A chiudere il podio è Brieuc Rolland (Groupama-FDJ), che aveva provato ad anticipare in salita assieme ad altri uomini, chiudendo ad appena 13 secondi dalla coppia di testa. Poco dietro Victor Campenaerts (Visma|Lease a Bike) nella sua giornata di libertà e Mads Pedersen (Lidl-Trek), che raccoglie anche oggi numerosi punti in ottica Maglia Verde.
Il gruppo arriva invece a 6’22”, procedendo a ritmo regolare senza scossoni una volta che ha preso forma la fuga decisiva. Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike) conserva così la sua maglia di leader senza grandi problemi, con la classifica che resta invariata nelle prime cinque posizioni. Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG) segue in seconda posizione a 50 secondi, con Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling) che resta sul podio a 54 secondi. Conservano la posizione anche Torstein Traeen (Bahrain Victorious), a 1’06”, e Felix Gall (Decathlon Ag2r La Mondiale), che con un ritardo di 2’17” resta per sei secondi davanti al compagno di squadra Bruno Armirail, beneficiario della fuga di giornata.
Il video dell’arrivo
Il racconto della tappa
I vari attacchi che si succedono nelle primissime fasi consentono di allungare a Marc Soler (UAE Emirates XRG), Søren Kragh Andersen (Lidl-Trek), Mads Pedersen (Lidl-Trek), Carlos Canal (Movistar Team), Michel Heßmann (Movistar Team), Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), Michał Kwiatkowski (INEOS Grenadiers), James Shaw (EF Education-EasyPost), David De La Cruz (Q36.5), Brieuc Rolland (Groupama-FDJ), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA), Kelland O’Brien (Team Jayco AlUla), Jesús Herrada (Cofidis), Luca Van Boven (Intermarché-Wanty), Bjoern Koerdt (Team Picnic PostNL), Jasper De Buyst (Lotto) e Alec Segaert (Lotto). Di chilometro in chilometro, e soprattutto in corrispondenza del tratto di salita che porta al primo GPM di giornata, si uniscono all’attacco diversi altri corridori, compresi Juan Ayuso (UAE Emirates XRG) e Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), oltre a Mikel Landa (Soudal Quick-Step).
In cima al GPM passa per primo Soler e lungo la successiva discesa si forma un gruppo di battistrada che supera le 40 unità. Il gruppo principale non concede comunque spazio, tanto che il vantaggio rimane intorno al minuto. Ma quando escono altri uomini, portando così il gruppo a comporsi di un totale di 54 unità, la corsa finalmente si placa. Iván García Cortina (Movistar Team), Giovanni Aleotti (Red Bull – BORA – hansgrohe), Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Gal Glivar (Alpecin-Deceuninck), Sean Quinn (EF Education-EasyPost), Louis Rouland (Arkéa-B&B Hotels), Chris Hamilton (Team Picnic PostNL), Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Lars Craps (Lotto Cycling Team) e Liam Slock (Lotto Cycling Team) riescono così rapidamente a colmare il gap, raccogliendo per strada anche Fausto Masnada (XDS Astana Team) e Mario Aparicio (Burgos Burpellet BH) che avevano perso contatto dalla testa della corsa.
Questa dunque la composizione finale della maxi-fuga di giornata: Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG), Marc Soler (UAE Team Emirates XRG), Victor Campenaerts (Team Visma | Lease a Bike), Julien Bernard (Lidl-Trek), Søren Kragh Andersen (Lidl-Trek), Mads Pedersen (Lidl-Trek), Carlos Canal (Movistar Team), Pablo Castrillo (Movistar Team), Iván García Cortina (Movistar Team), Michel Heßmann (Movistar Team), Javier Romo (Movistar Team), Giovanni Aleotti (Red Bull – BORA – hansgrohe), Nico Denz (Red Bull – BORA – hansgrohe), Mikel Landa (Soudal Quick-Step), Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step), Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), Michał Kwiatkowski (INEOS Grenadiers), Gal Glivar (Alpecin-Deceuninck), Markel Beloki (EF Education-EasyPost), Lukas Nerurkar (EF Education-EasyPost), Sean Quinn (EF Education-EasyPost), James Shaw (EF Education-EasyPost), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Finlay Pickering (Bahrain Victorious), David De La Cruz (Q36.5 Pro Cycling Team), Fabio Christen (Q36.5 Pro Cycling Team), Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team), Harold Tejada (XDS Astana Team), Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), Fausto Masnada (XDS Astana Team), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Brieuc Rolland (Groupama-FDJ), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Abel Balderstone (Caja Rural-Seguros RGA), Jaume Guardeño (Caja Rural-Seguros RGA), Alex Molenaar (Caja Rural-Seguros RGA), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA), Edward Dunbar (Team Jayco AlUla), Victor Guernalec (Arkéa-B&B Hotels), Louis Rouland (Arkéa-B&B Hotels), Sergio Samitier (Cofidis), Jesús Herrada (Cofidis), Luca Van Boven (Intermarché-Wanty), Chris Hamilton (Team Picnic PostNL), Bjoern Koerdt (Team Picnic PostNL), Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Lars Craps (Lotto Cycling Team), Alec Segaert (Lotto Cycling Team), Eduardo Sepulveda (Lotto Cycling Team), Liam Slock (Lotto Cycling Team) e Mario Aparicio (Burgos Burpellet BH).
A 70 chilometri dal traguardo il loro vantaggio è di 2’30” sul gruppo, controllato da una Visma|Lease a Bike che non forza l’andatura, lasciando progressivamente aumentare il margine degli attaccanti, tra i quali subito rilancia Ivan Garcia Cortina (Movistar). Lo spagnolo guadagna fino a un massimo di 30 secondi, ma dietro di lui la Lidl – Trek fa buona guardia e non lo lascia partire. Appena ripreso, la Movistar lancia anche Javier Romo, ma subito arriva la reazione di Mads Pedersen, che non ha intenzione di perdersi i preziosi punti al traguardo volante. Anche l’azione successiva di Stefan Kung (Groupama-FDJ) ha vita breve, con la formazione statunitense che non vuol più far partire nessuno.
Si arriva così compatti allo sprint intermedio, dove Pedersen fa en plein di punti e prova subito a portare fuori un tentativo, ma stavolta è la Movistar a ricambiare la cortesia. L’azione viene così annullata in poco tempo al primo passaggio al traguardo, in direzione inversa. Non tardano tuttavia ad arrivare nuovi scatti e prima della salita sono Michel Heßmann (Movistar Team), Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), James Shaw (EF Education-EasyPost), Finlay Pickering (Bahrain Victorious), Brieuc Rolland (Groupama-FDJ) e Victor Guernalec (Arkéa-B&B Hotels) ad allungare. Questi sei uomini iniziano così l’attesa Collada de Brenes con 40 secondi di vantaggio, ma dietro di loro, non appena si comincia a salire, è Marc Soler a prendere in mano la situazione, mettendosi al servizio completo di Juan Ayuso.
L’azione del catalano è micidiale e con loro restano davvero in pochi, mentre davanti Shaw e Rolland provano ad allungare, raggiunti da Pickering. Il loro gap tuttavia crolla vertiginosamente e finiscono per essere rapidamente ripresi dall’ultima accelerazione di Soler, mette Ayuso in rampa di lancio. Il classe 2002 parte così da posizione ideale, ma Javier Romo (Movistar) trova le energie per rimontare da solo e riportarsi su di lui, resistendo poi alle sue successive accelerazioni. Alle loro spalle Rolland riesce a tenere un distacco contenuto, mentre con una buona gestione della salita Mikel Landa riprende quasi tutti, portandosi appresso Castrillo, Beloki, Balderston, Soler e Dunbar.
La coppia di testa, che si parla animatamente in alcune fasi, scollina così con 22 secondi di vantaggio su Rolland e 36 su Landa e altri, ma nella discesa mostra di aver trovato una intesa che consente di guadagnare terreno, non su Rolland, rimasto nel limbo, ma sugli altri, che finiscono così a più di un minuto, ripresi nel frattempo da molti altri corridori, fra i quali spiccano Campenaerts e Pedersen, che danno subito nuova linfa al tentativo di rimonta. L’impresa tuttavia è disperata e malgrado Ayuso nel finale decida di restare passivo a ruota, Romo si incarica della maggior parte del lavoro, affrontando poi interamente da solo in testa l’ultimo chilometro. Rolland si avvicina molto e sembra vederli, ma nelle ultime curve i due si lanciano nella volata decisiva che sorride nettamente ad Ayuso.
Risultato e Classifiche Tappa 12 Vuelta a España 2025