Da lì il passo successivo è stato l’RM 72-01 Charles Leclerc, presentato come edizione limitata. Qui la leggerezza incontra la complessità: un cronografo che porta la firma estetica del pilota, con dettagli cromatici legati ai suoi colori e la volontà di trasformare un orologio sportivo in un oggetto che racconta una storia personale. È l’emblema della maturità del rapporto tra Leclerc e il marchio, un orologio che non è solo indossato ma costruito con lui.

Oggi che corre con la Scuderia Ferrari, quel legame appare quasi naturale. «Richard Mille e Ferrari condividono una filosofia», spiega. «Entrambi spingono i limiti. Non si accontentano mai del “abbastanza buono”. Che si tratti di ingegneria, estetica o performance, puntano sempre oltre».

L’RM 43-01 Tourbillon Chronograph Ferrari

Philippe Louzon © 2023

Non a caso, tra i modelli che cita con maggiore entusiasmo c’è l’RM 43-01 Tourbillon Chronograph Ferrari. Con la sua cassa dalle linee scolpite e il quadrante scheletrato che lascia intravedere il movimento, è un orologio che celebra il piacere della meccanica. «Ciò che amo di più è il quadrante scheletrato. Vedere il movimento in azione è qualcosa che ho sempre trovato affascinante. E ogni volta mi sorprende la leggerezza: considerando il numero di componenti, è incredibile quanto poco pesi».