Giovedì i talebani, cioè il gruppo fondamentalista islamico che governa l’Afghanistan, hanno detto che le persone morte per il terremoto che ha colpito il nord-est del paese nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre sono almeno 2.205. Altre 3.640 persone sono rimaste ferite. Si tratta di un numero molto più alto rispetto alle stime iniziali, che parlavano di più di 800 morti, e potrebbe salire ancora con il progredire delle operazioni di soccorso.
Fin da subito il lavoro degli operatori dei soccorsi è stato molto complicato, un po’ perché si tratta di regioni montuose e in alcuni casi difficili da raggiungere, un po’ anche per la mancanza di mezzi e di infrastrutture. A rendere ulteriormente difficili le cose è stata anche una seconda forte scossa di terremoto, martedì, che ha causato nuove frane e bloccato alcune strade utilizzate dai soccorritori. Secondo il governo, più di 6.700 case sono state distrutte.