Brugnaro: cambiare la legge. Agostini: nessuno può sostituirsi alla polizia. Poli: è una beffa
Oltre al danno, la beffa. Le denunce dei «Cittadini non distratti» contro borseggiatori e borseggiatrici rischiano di diventare un boomerang ai danni di chi ogni giorno segnala i furti in città. Di recente volti noti delle bande cittadine hanno infatti denunciato alcuni membri del gruppo per averli fermati senza alcun titolo e per averli filmati.
Per i «Cittadini non distratti» i video, postati sui social, servono per avvertire turisti e abitanti del pericolo di essere derubati, ma potrebbero invece trasformarsi in prove di stalkeraggio a favore dei borseggiatori e delle borseggiatrici. «Purtroppo non possiamo fare nulla perché a livello nazionale mancano le norme per trattenere chi ruba o borseggia – spiega il comandante della polizia locale Marco Agostini — Ho sempre detto che i cittadini non devono sostituirsi alle forze dell’ordine e questo è il risultato». Da anni i «Cittadini non distratti» denunciano ogni giorno con ogni mezzo le decine di furti che avvengono ogni giorno e che stanno aumentando sempre di più. Lo fanno andando dalle forze dell’ordine, urlando per le calli e negli imbarcaderi «Attenzione borseggiatori» e filmando, spesso cogliendoli in flagrante, i tentativi di furto, soprattutto ai danni dei turisti.
«Non ne sappiamo nulla, ma se fosse vero saremmo arrivati alla follia pura — dice Monica Poli, “Lady Pickpocket”, in prima linea da sempre contro il fenomeno in crescita —. Noi che segnaliamo chi ruba e che abbiamo numerose volte evitato gli scippi diventiamo i colpevoli. E’ paradossale». In effetti la situazione sta diventando sempre di più una bomba a orologeria che urge un intervento. «Un procuratore — prosegue Agostini — ha lasciato andare una borseggiatrice che gli era stata consegnata da una guardia giurata a un imbarcadero come messaggio per dire che i cittadini non devono sostituirsi alle forze dell’ordine». Per il sindaco, tuttavia, è arrivato il momento di dare una risposta perché la situazione sta diventando sempre più preoccupante. «Sono anni che spiego la mia proposta di introdurre la figura di un avvocato che, come il giudice di pace, possa erogare fino a 12 giorni di cella a chi compie questi reati — ha detto ieri a margine della Mostra del Cinema del Lido Luigi Brugnaro —. Il problema è che non c’è una legge nazionale e ora si arriva alla situazione che i borseggiatori denunciano i cittadini. Bisogna intervenire con urgenza».
Nell’ultimo periodo a Venezia si è assistito a numerosi scontri che hanno visto anche l’uso dello spray al peperoncino da parte delle borseggiatrici e furti durante le messe. I «Cittadini non distratti» come risposta hanno appeso in calle della Mandola un finto nizioleto con scritto «Calle Pickpocket». Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha proposto di recente l’utilizzo dei braccialetti elettronici, pagati dai sindaci, pur di colmare il vuoto giuridico, mentre Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, ha detto che si dovrebbero togliere i figli ai genitori che li mandano a rubare. Il gruppo di cittadini è in collegamento con altre città, a dimostrare che il problema è diffuso e coinvolge anche il settore dei servizi sociali dato che spesso i ladri sono minori o donne incinte. Tuttavia, nonostante siano anni che i cittadini protestano chiedendo norme più restrittive, nulla è cambiato, se non che proprio loro improvvisamente potrebbero essere incriminati.
4 settembre 2025 ( modifica il 4 settembre 2025 | 09:06)
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