«Non ci sono dosi di vaccino contro il virus respiratorio sinciziale»: è partito il tam tam tra i genitori di bimbi appena nati, rimbalza sulle mail che molti di loro hanno ricevuto dalle Asl, in cui le aziende spiegano non aver ancora indicazioni rispetto all’inizio della campagna vaccinale, così pure allargano le braccia i medici ospedalieri e i pediatri di famiglia, spiegando di attendere le dosi dalla Regione. Il caso dello scorso anno, quando a dicembre le dosi del vaccino erano introvabili in Liguria, è ancora ben presente, soprattutto ai medici ospedalieri, visto che il virus in questione, per i neonati (ma anche per le persone molto anziane) può essere pericoloso, e portare complicazioni tanto da necessitare il ricovero anche in terapia intensiva.
«Sto ricevendo tantissime segnalazioni soprattutto da genitori e medici ospedalieri: il vaccino non c’è, eppure la campagna di immunizzazione dovrebbe partire a settembre proprio per arrivare alla stagione più pericolosa immunizzati ed evitare di ricorrere alle cure ospedaliere», denuncia la consigliera regionale Selena Candia, capogruppo Avs, che sta preparando sull’argomento un’interrogazione all’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, da sottoporgli alla ripresa dei lavori del Consiglio. «La Regione non ha ancora organizzato la campagna di immunizzazione, non è possibile prendere appuntamenti negli ambulatori vaccinali delle Asl – denuncia la capogruppo Candia – in una Regione che investe poco sugli anziani, ma ancora meno sui bambini, è inaccettabile che manchi una misura di prevenzione così importante». Candia sottolinea che in altre Regioni, come il Piemonte, la vaccinazione sia già possibile: «Le altre Regioni hanno scorte mentre noi siamo sempre indietro, anche quando si parla di proteggere i più piccoli. Tutti ricordiamo lo scorso anno: la Regione, per non aver stanziato subito i fondi, è stata una delle ultime a far partire la campagna vaccinale mentre molti neonati erano ricoverati in rianimazione neonatale. Per la nuova stagione è raccomandata la vaccinazione a inizio stagione che, come indicano le schede tecniche, è settembre e ottobre».
La Regione rassicura: «Sono già nelle nostre disponibilità 8mila dosi, acquistate con uno stanziamento di 1,8 milioni di euro – viene spiegato – la campagna vaccinale partirà ad ottobre, non ci sono evidenze che indichino che dovremmo anticiparla». Il ritardo della vaccinazione dello scorso anno viene collegato all’insediamento della nuova giunta, a ottobre 2024. La Regione aggiunge che «le vaccinazioni vengono effettuate ai neonati già in ospedale,dopo la nascita, su richiesta dei genitori». La capogruppo Candia smentisce: «I medici ospedalieri non solo dicono di non avere le dosi, ma non hanno neppure la deroga della Regione per utilizzarle e anche i genitori di neonati negano sia stata offerta loro la vaccinazione in ospedale».