Nel cuore di Marte si nasconde qualcosa che nessuno si aspettava di trovare. I dati sismici del lander InSight della Nasa, infatti, hanno mostrato nel nucleo più interno del pianeta rosso una massa solida di circa 600 chilometri di diametro. Un risultato, quindi, che ribalta tutto ciò che pensavamo di sapere finora sul cuore di Marte, ossia che fosse completamente viscoso. I dettagli della scoperta sono stati pubblicati in uno studio su Nature da un team di ricerca internazionale, coordinato dall’Università di Scienza e Tecnologia della Cina.
le scoperte del team sul cuore di Marte
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Una radiografia
Per riuscire a mappare la struttura interna di Marte, come ricorda ScienceAlert, il sismogrago del lander InSight registra le onde generate da terremoti e impatti di meteoriti, reagendo in modo diverso alle differenti densità di materia. Il risultato, quindi, è una sorta radiografia composta solo da onde acustiche. Da quando InSight è arrivato sul pianeta ha passato quattro anni (2018/2022) a monitorare le scosse nel cuore di Marte, raccogliendo dati su centinaia di eventi, grazie ai quali è stato possibile mettere a punto una mappa dettagliata dell’interno del pianeta, che ha rivelato una struttura simile a quella della Terra: una crosta dura, un mantello fuso e un nucleo denso al centro.
Nuclei a confronto
Ci sono, tuttavia, sostanziali differenze tra il nostro pianeta e Marte. “A differenza della Terra, Marte non ha oggi un campo magnetico globale”, hanno spiegato i ricercatori a ScienceAlert. “Al contrario, parti della sua crosta sono fortemente magnetizzate, il che ci dice che Marte un tempo aveva un campo magnetico”. Questo, ricordiamo brevemente, viene alimentato da una dinamo nel nucleo, che dipende da una combinazione di fattori termici e di composizione chimica. “Sulla Terra, gli elementi leggeri rimangono preferibilmente nel liquido durante la cristallizzazione del nucleo, portando a un liquido galleggiante residuo al confine del nucleo interno. Si ritiene che questo meccanismo svolga un ruolo importante nel sostenere l’attuale campo magnetico terrestre. Al contrario, per Marte, le cose sembrano funzionare diversamente”.
Il cuore di Marte
Utilizzando innovative tecniche di analisi, i ricercatori sono riusciti a rilevare onde che viaggiano attraverso il centro del nucleo del pianeta rosso, scoprendo che la sua composizione sembra essere leggermente diversa da quella terrestre. Anche il nucleo di Marte è composto principalmente da ferro, ma con percentuali più elevate di zolfo, ossigeno e carbonio, elementi più leggeri che dovrebbero teoricamente abbassare la temperatura alla quale la miscela si solidifica. Inoltre, dalle analisi delle diverse tipologie onde sismiche è emerso che molte di queste evidenziavano la presenza di un nucleo interno solido su Marte. “Avere un nucleo interno solido per Marte è qualcosa di insolito”, ha dichiarato il sismologo Huixing Bi, tra gli autori dello studio. Oltre a esplorare le condizioni di temperatura, pressione e composizione coinvolte e il modo in cui gli elementi pesanti e leggeri vengono distribuiti, la scoperta sul cuore di Marte apre a nuovi interrogativi come il modo in cui ha perso la sua dinamo e il suo campo magnetico e come, più in generale, si evolvono i pianeti rocciosi, i principali candidati a ospitare la vita come la conosciamo.