Lo stadio verrà venduto a Inter e Milan? A giorni la decisione della Giunta, poi la parola al voto in Consiglio. E si discute molto su come voterà l’opposizione dopo la frase del sindaco…


Luca Bianchin

Giornalista

5 settembre – 07:27 – MILANO

Un mese e sapremo. Non tutto, ma molto. La grande partita sul futuro di San Siro è stata congelata prima dell’estate, nei giorni dell’inchiesta sull’urbanistica della Procura di Milano. Agosto è finito e il 10 novembre, data limite entro cui andrà perfezionata la vendita dello stadio a Inter e Milan, è lontano appena due mesi. I club hanno fatto i conti: serve l’approvazione del Comune di Milano entro fine settembre (o poco più), per poi utilizzare gli ultimi 40 giorni per le pratiche di rogito. Il sindaco Sala però ha lasciato una frase che può cambiare il finale della storia.

che cosa può succedere—  

Prima, il quadro per i prossimi giorni. Che cosa può succedere? Due strade possibili. La prima: il Consiglio comunale approva la vendita e i club possono passare alla fase di progettazione del nuovo stadio, con la programmata demolizione del 70-75% del mito San Siro. In quel caso, una pioggia di ricorsi degli oppositori del nuovo stadio è garantita: ci si vede in tribunale. La seconda: non se ne fa nulla, il vecchio San Siro salva la pelle di cemento e i club prendono di nuovo in mano la calcolatrice per studiare un progetto di nuovo stadio da costruire altrove. Il Milan a San Donato. L’Inter chissà (forse proprio a San Donato col Milan). 

quando si decide—  

Due passaggi chiave per decidere entro fine mese. La Giunta comunale di Milano si riunirà presto, probabilmente entro una settimana. La delibera di Giunta verrà discussa nelle commissioni consiliari e si arriverà al voto in Consiglio nella seconda metà di settembre. Il grande tema è capire se la maggioranza terrà: il sindaco Sala è favorevole alla vendita di San Siro (con costruzione del nuovo stadio nell’area degli attuali parcheggi) ma la maggioranza è spaccata. Per questo due frasi di queste ore meritano qualche riga. 

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le frasi di sala e monguzzi—  

Sala, a margine della commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a 43 anni dalla morte, ha detto: “Dimissioni se non viene votata la vendita di San Siro? Assolutamente no. Penso che un sindaco si debba dimettere se c’è una decisione che mina il funzionamento dell’amministrazione, ad esempio se non viene approvato il bilancio, ma di fronte a una cosa del genere no”. Una frase che probabilmente nasce da un incontro di maggioranza di qualche ora prima. Si dice che Sala abbia voluto togliere pressione ai consiglieri di maggioranza, senza trasformare il voto su San Siro – già molto delicato – in un voto di fiducia. Carlo Monguzzi, consigliere di Europa Verde che fa parte della maggioranza ma è apertamente contrario all’operazione stadio, ha scritto così su Instagram: “La destra voterà la vendita di San Siro. Ora che il sindaco ha svincolato il voto in aula dalle sue dimissioni, la votazione su San Siro riguarderà solo San Siro e dintorni, non più la fiducia nella giunta. Quindi i consiglieri di centrodestra, da sempre favorevolissimi alla cessione alle squadre, potranno tranquillamente votare a favore, anche se strilleranno il contrario”. Vero? Lo sapremo presto. Questa storia ha ancora molto da dire.