Non è un’app, non è una nuova tessera e non serve scaricarla. Ma potrebbe diventare uno degli strumenti più utili per chiunque entri in contatto con il sistema sanitario. Si chiama Profilo Sanitario Sintetico ed è la novità più concreta del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, il progetto che punta a digitalizzare e rendere accessibili le informazioni mediche di ogni cittadino.

Profilo Sanitario Sintetico, la sanità è sempre più digitale
Il documento sarà redatto dai medici di base e dai pediatri, e conterrà una sintesi chiara e aggiornata dello stato di salute del paziente. Non è un riassunto burocratico, ma una vera e propria “carta d’identità clinica” che potrà essere consultata in caso di emergenza, durante una visita specialistica o in qualsiasi momento in cui serva avere un quadro immediato della situazione.
Cosa ci sarà dentro (e cosa no)
Il Profilo Sanitario Sintetico non sarà un elenco infinito di referti, ma al contrario, punta alla sintesi. Dentro ci saranno le informazioni essenziali: patologie croniche, allergie, terapie in corso, trapianti, disabilità, anamnesi familiare e altri dati utili per capire rapidamente chi è il paziente e di cosa ha bisogno. Il medico curante potrà inserire anche dati come altezza, peso, pressione arteriosa e esenzioni, ma solo quando sarà pienamente operativo l’Ecosistema Dati Sanitari, la piattaforma che permetterà di integrare e aggiornare automaticamente le informazioni.
Il nuovo strumento digitale sarà compilato dai medici di famiglia e conterrà tutto ciò che serve per conoscere rapidamente lo stato di salute di una persona (Getty)
Una scadenza da segnare: 30 settembre 2025
Il Profilo Sanitario Sintetico non è un’opzione: è un obbligo. I medici e i pediatri dovranno completarlo entro il 30 settembre 2025, come previsto dal decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale. È una delle tappe fondamentali per rendere il Fascicolo Sanitario Elettronico davvero utile e funzionante su scala nazionale.
Emergenze, privacy e accesso rapido
Una delle funzioni più importanti del nuovo profilo, è la possibilità di essere consultato anche in situazioni di emergenza, senza bisogno del consenso esplicito del paziente. Questo significa che, in caso di ricovero improvviso o intervento urgente, i medici potranno accedere subito alle informazioni vitali. Il Garante per la privacy ha già dato il via libera, sottolineando che il sistema rispetta le regole sulla protezione dei dati personali. L’accesso sarà tracciato e regolato, ma pensato per salvare tempo e vite.
Perché potrebbe fare la differenza
Il Profilo Sanitario Sintetico potrebbe davvero fare la differenza: per esempio, arrivando in un pronto soccorso, magari in una città diversa dalla propria, non ci sarà bisogno di spiegare la propria storia clinica, perché il medico potrà sapere subito se si è allergici a dei farmaci, se si sta seguendo una terapia, se si soffre di una patologia cronica. E potrà agire di conseguenza. Non si tratta solo una questione di efficienza. È una questione di sicurezza, di continuità, di cura.
Profilo Sanitario Sintetico, una grande opportunità
Il Profilo Sanitario Sintetico, insomma, non risolverà certo tutti i problemi della sanità, ma è un passo concreto verso un sistema più intelligente ed efficiente. Non serve essere esperti di tecnologia per capirlo. Basta sapere che, da oggi, la nostra salute ha un profilo. E parla per noi, quando serve davvero.