Il fondo Usa ha ancora pochi giorni per completare il closing: per Fininvest e BLV è tutto ok
Giornalista
4 settembre – 09:26 – MILANO
Sono giorni che negli ambienti finanziari circolano voci su possibili problemi sulla chiusura del closing che porterebbe gli statunitensi di Beckett Layne Ventures (BLV) ad acquistare il Monza da Fininvest. L’operazione prevederebbe un primo trasferimento dell’80% delle quote entro la fine di questa estate, mentre il restante 20% sarebbe ceduto entro giugno 2026. Il valore complessivo dell’operazione, sigillata a luglio con il signing, è di 45 milioni complessivi, che comprendono anche i 15 milioni di debiti che il fondo con sede a New York si prenderebbe in carico. Per ora gli statunitensi avrebbero versato tre milioni di euro, così mancherebbero pochi giorni per versare gli altri 27. Come detto, alcuni sussurri vorrebbero forti rallentamenti nei pagamenti, ma sia da Fininvest sia da BLV queste voci vengono smentite e trapela tranquillità. Secondo le parti coinvolte nell’affare, tutto procede in modo corretto, senza nubi all’orizzonte.
Continuità—
L’accordo tra la Fininvest della famiglia Berlusconi e Beckett Layne Ventures era stato trovato dopo mesi di trattative, indiscrezioni, frenate e rilanci. Con l’intesa firmata a luglio si era entrati nella fase dell’”interim period”, durante il quale le cariche apicali del Monza sono rimaste congelate, anche perché il mercato era già aperto e non c’era tempo da perdere. Così, per garantire l’operatività completa del Monza, l’amministratore delegato Adriano Galliani è restato al suo posto in attesa appunto del closing: una volta completata (se sarà completata…) la procedura della vendita, lo storico dirigente avrebbe il via libera per tornare al Milan come super consulente dei rossoneri. Comunque Galliani al momento è ancora al Monza, affiancato da Mauro Baldissoni, advisor della cordata statunitense, dal direttore sportivo Nicolas Burdisso e dal coordinatore dell’area tecnica del club brianzolo Francesco Vallone. Per arrivare alla rivoluzione completa a livello dirigenziale bisognerà dunque attendere il closing, che determinerà la trasformazione definitiva. Fininvest, se uscirà di scena, lo farà dopo aver investito quasi 300 milioni tra acquisto e versamenti dal 28 settembre 2018, giorno ufficiale dell’acquisto, fino a oggi. Un impegno costante grazie alla passione di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, uno sforzo che ha prodotto la prima promozione in Serie A della storia del club nel 2022 e una serie di investimenti dedicati alle infrastrutture: su tutti l’U-Power Stadium e il centro sportivo “Luigi e Silvio Berlusconi – Monzello”.
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Prima volta—
Il Monza per parecchio tempo è stato sul mercato, ma tutte le trattative si erano arenate, fra cui quelle con gli italiani di Orienta Capital e gli statunitensi di Gamco Investor. Tutto si è sbloccato con l’avvento di Beckett Layne Ventures, in un affare coordinato dall’advisor Baldissoni che ha avuto un passato da dirigente della Roma. BLV è stato fondato ed è gestito da Brandon Berger e Lauren Crampsie. Entrambi hanno lavorato alla ristrutturazione del reparto commerciale del Chelsea e uniscono l’esperienza accumulata nel mondo dello sport alle loro competenze avanzate nei settori media e marketing. Berger è il manager di riferimento dell’operazione-Monza. Tra le figure impegnate nel percorso c’è anche Crampsie, che in Beckett Layne Ventures ricopre il ruolo di managing partner. BLV non è solo un fondo d’investimento nello sport, ma anche una realtà con interessi e competenze nel mondo dell’intrattenimento con oltre 10 miliardi di dollari investiti. E l’operazione Monza sarebbe l’esordio del fondo di Berger e Crampsie direttamente in una società di calcio. A patto che tutto (vedi pagamenti rimanenti da saldare) vada a dama.
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