Un nuovo, denso lavoro di storia paesana è quello che la docente e saggista Lucia Gangale consegna alla memoria di Pago Veiano, comune sannita al quale ha già dedicato altri suoi lavori, oltre ad un’intensa attività pubblicistica condotta negli anni.

Edito da Youcanprint, “I Casalbore di Pago Veiano. Storia di una grande famiglia”, è un libro che si presenta con un’elegante veste grafica ed è diviso in due sezioni: una prima parte di ambientazione storico-narrativa ed una seconda di carattere fotografico e documentale.

L’autrice ha lungamente setacciato antichi documenti, archivi di famiglia, foto d’epoca, atti dello stato civile, fonti ecclesiastiche, notarili, militari e carte di imbarco verso le lontane Americhe. Non manca, naturalmente, il riferimento a documenti reperiti presso l’Archivio di Stato di Benevento e presso l’Archivio Centrale dello Stato, oltre a quelli messi gentilmente a disposizione da don Gaetano Collarile, che ha aperto alla studiosa l’archivio parrocchiale del locale Santuario Diocesano dedicato a San Donato di Arezzo.

Nessuna pista di indagine è stata trascurata in questo lavoro di eccezionale valore storiografico, che racconta la storia e, a tratti, l’epopea, di una delle famiglie borghesi più in vista di questo angolo del Sannio, facendo conoscere nel dettaglio uno spaccato di vita paesana negli intrecci tra i Casalbore ed altri personaggi e famiglie del loro tempo.

Come scrive la professoressa e scrittrice Adriana Pedicini nella prefazione: «Un’opera davvero encomiabile, sia per l’affetto romantico per i propri avi, sia per la necessità di cercare ciò che è andato perduto e dimenticato, ingiustamente, perché parte integrante di ciascuno che abbia fatto parte, o ne faccia ancora parte, di quella comunità».

A partire da questa ampia ricostruzione storica, ben documentata, ma davvero accessibile al grande pubblico per lo stile gradevole e scorrevole che la caratterizza, l’autrice, durante il Veria Fest svoltosi in paese durante lo scorso mese di luglio, ha espresso il suo desiderio di realizzare un film ambientato a Pago Veiano tra l’Ottocento e il Novecento.

Non è forse un caso che già l’incipit del suo racconto storico abbia, in qualche modo, un tono cinematografico.

Lucia Gangale, infatti, alla pagina 14 del volume, parlando del suo rapporto con il palazzo appartenuto ai Casalbore, sito in Via IV Novembre, scrive: «Nei miei ricordi di bambina è ben presente e definito quell’enorme palazzo in pietra, di ottima fattura, e con una sagoma che si estendeva fin sul ciglio della strada. Da quando sono piccola, ci sono passata davanti con la bici nelle mie passeggiate estive e lo ricordo bene, anche se, purtroppo, del palazzo com’era non si sono conservate fotografie. Era un pomeriggio d’estate ed entrammo nel grande atrio del palazzo che doveva essere restaurato. Lì, nella penombra, un forziere pieno di polvere. Per me, una magnifica scoperta. Conteneva centinaia e centinaia di documenti appartenuti alla famiglia. Un grosso forziere da cui spuntavano documenti contabili, atti legali e molte, molte cartoline, vergate con una scrittura bella, elegante, chiara. Le vecchie cartoline postali con l’inconfondibile francobollo di Stato. Una corrispondenza che i Casalbore intrattenevano con persone di ogni parte d’Italia. Ero ancora piccola e di sicuro non sapevo ancora quale fosse la mia strada. Di certo non sapevo che la ricerca della storia e delle radici avrebbe guidato la mia vita, che avrei scritto e pubblicato libri».

Il libro sarà presto presentato a Pago Veiano, ma è già possibile acquistarlo online sulla piattaforma www.youcanprint.it e presto anche su molti altri store, come Amazon.