A partire dal mese di settembre diversi operatori del mercato libero dell’energia elettrica hanno cominciato a offrire tariffe più basse non solo del passato, ma anche di quelle del mercato tutelato. È quanto rivela una simulazione di Repubblica, che ha analizzato i prezzi offerti dalle società del settore nelle ultime settimane.
Si tratta dell’effetto della concorrenza portata dalla liberalizzazione del mercato. Le diverse società spingono i prezzi al ribasso per convincere i clienti. Per approfittarne però, è necessario cambiare fornitore di energia elettrica, un’operazione che, grazie al mercato libero, è sempre più semplice.
Calano i prezzi dell’elettricità
Arera, l’Autorità di regolazione energia reti e ambiente, ha stabilito per il trimestre luglio-settembre un prezzo di 16 centesimi di euro al kilowattora per i clienti tutelati, con costi fissi annui di 44 euro. A partire dal 1° settembre però, nota Repubblica, è relativamente semplice trovare operatori che offrono prezzi fissi anche di 11, 12 o 13 centesimi di euro.
Si tratta di una differenza che può arrivare anche al 31% in meno per i clienti del mercato libero. Un effetto di due circostanze che hanno contribuito alla diminuzione dei prezzi. Da una parte i consumi di elettricità sono calati in tutto il Paese, a causa di una riduzione della produzione industriale e di un miglioramento dell’efficienza energetica.
Dall’altra, in Italia c’è stato un aumento molto rapido della produzione di energia derivata da fonti rinnovabili. L’eolico ha contribuito con un aumento di oltre il 50%, mentre il fotovoltaico, che rimane la fonte più importante dopo l’idroelettrico, è cresciuto del 17%.
Effetto mercato libero
Oltre alla riduzione del costo dell’energia, al calo delle tariffe sta contribuendo anche la stabilità dei prezzi, dopo anni turbolenti. La stabilità ha permesso alle società di cominciare a farsi concorrenza, uno degli effetti del mercato libero dell’energia. Ha spiegato Mario Rasimelli, managing director utilities di Facile.it:
Stiamo assistendo al vero motivo per cui è stato concepito il mercato libero: un sistema dove la concorrenza spinge le imprese a diventare più efficienti e a offrire condizioni migliori per conquistare i consumatori. Se in passato le offerte convenienti erano rare, oggi la competizione è reale e sta portando a benefici tangibili per chi è attento e confronta le diverse tariffe disponibili.
Come si cambia fornitore dell’elettricità
Il risultato della liberalizzazione del mercato dell’energia è un calo diffuso delle tariffe. Per approfittarne però, i consumatori italiani devono essere pronti a cambiare operatore, un’operazione a cui molti non sono abituati.
Bisogna prima di tutto scegliere la nuova offerta, confrontandola con quella che si ha attiva. Una volta scelta, bisogna preparare alcuni dati:
- dati anagrafici dell’intestatario;
- codice fiscale;
- codice Pod: codice identificativo dell’utenza, presente sulle bollette o sul contatore;
- Iban: se vuoi attivare il pagamento automatico.
Per legge, il cambio operatore è completamente gratuito. Non sono richiesti interventi tecnici sul contatore e non si paga nessuna penale. La fornitura non viene mai interrotta e il nuovo fornitore si occupa di tutti i dettagli.