Hypnotic, il thriller diretto da Robert Rodriguez e interpretato da Ben Affleck, si conclude con una serie di colpi di scena che ribaltano completamente la prospettiva dello spettatore. Il detective Daniel Rourke (Affleck), ossessionato dalla misteriosa scomparsa della figlia Minnie, scopre gradualmente che nulla di ciò che ha vissuto fin dall’inizio è reale.
Le indagini su una serie di rapine e il confronto con l’enigmatico criminale Dellrayne rivelano infatti l’esistenza di un gruppo di “ipnotici”: individui capaci di manipolare la mente altrui, addestrati da una segreta organizzazione governativa. Rourke, aiutato da Diana Cruz (Alice Braga), crede di essere sulle tracce di un’arma chiamata Domino, ma la verità è molto più sconvolgente: anche lui è un ipnotico, Diana è in realtà sua moglie e Domino non è altro che Minnie, la loro figlia, dotata di poteri ancora più potenti dei genitori.
L’intera indagine non era che una simulazione mentale orchestrata dall’Organizzazione, già ripetuta ben dodici volte, per estorcergli il luogo in cui aveva nascosto la bambina. Grazie a segnali subconsci e a un piano ideato insieme a Diana anni prima, Rourke riesce finalmente a ricongiungersi con Minnie, ormai adolescente e nascosta dai nonni.
Quando l’Organizzazione li raggiunge, la ragazzina sfrutta il pieno controllo dei suoi poteri per intrappolare mentalmente i nemici e spingerli al suicidio, liberando così se stessa e i suoi genitori da una vita di manipolazioni. Il film si chiude con la famiglia riunita e apparentemente libera, ma una scena post-credit lascia aperta la porta a nuovi sviluppi: Dellrayne, il temibile antagonista, è sopravvissuto grazie a una delle sue illusioni mentali, promettendo che la battaglia non è ancora finita. Qui, per saperne di più, trovate la nostra recensione di Hypnotic.