Il Sars-CoV-2 “non ci ha del tutto abbandonato” e come successo anche negli anni precedenti proprio in questo periodo successivo alle ferie estive sta girando di più. Gli effetti sono visibili con i casi in lieve aumento in quella che è una tendenza confermata anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche considerando che in alcuni Paesi come Grecia, Irlanda, Romania e Francia, l’incidenza viene registrata in aumento. E in Italia? Attualmente si segnala un incremento dei casi, seppur contenuto e non sostenuto: secondo gli esperti, va sottolineato, ad oggi non esiste un allarme ma solo “qualche ricovero di over 80 con comorbidità”. A ribadirlo all’Adnkronos Salute è stato anche Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, uno tra i fondatori della rete di sequenziamento dell’Istituto superiore di sanità che lavora per osservate le varianti del Covid nel nostro Paese.

La variante “Stratus”

Proprio a proposito dell’evoluzione del Sars-CoV-2, l’esperto ha fatto il punto della situazione. “La variante che oggi va per maggiore, siamo già oltre il 50% di presenza nei contagi, è XFG o ‘Stratus’, arrivata dagli Usa”. Si tratta, ha proseguito Pistello, di un virus generato dalla ricombinazione di altre mutazioni e che, ad oggi. “è dominante anche da noi”. In questo senso il più recente report del ministero della Salute sui casi Covid in Italia sottolinea 1.391 contagi, rispetto ai 1.091 del monitoraggio precedente.  “Nei positivi al Covid stanno tornando i ‘vecchi’ sintomi che abbiamo conosciuto nella prima fase della pandemia – ha argomentato ancora l’esperto – Molti lamentano la mancanza improvvisa dell’olfatto e del gusto, questo perché molto probabilmente l’ingresso del virus predilige queste sedi che vengono – momentaneamente – compromesse e non trasmettono lo stimolo percepito al cervello”. Tra i sintomi persistono “la febbre, anche alta, e le difficoltà respiratorie che conosciamo”.

Cosa può succedere in autunno ed i consigli dell’esperto

Le prospettive per la stagione autunnale che sta per arrivare? “Se osserviamo i dati delle vaccinazioni non vediamo segnali positivi – ha segnalato in conclusione il virologo – E’ chiaro che c’è una fascia di popolazione vulnerabile, over 60-70, che ha perso nel tempo lo scudo immunologico, sia per una vaccinazione lontana nel tempo sia perché il Covid ha avuto una flessione e ci sono stati meno contagi”. Data la situazione così descritta, per Pistello sono due, in particolare, i consigli da seguire. Il primo, diretto alle autorità sanitarie nazionali, è quello “di lavorare sulla campagna vaccinale autunnale e spingere sia per l’antinfluenzale che per l’anti-Covid. E poi alla popolazione di scegliere per la doppia vaccinazione, abbiamo visto che è sicura ed efficace”. In ultimo, una chiosa sulle recenti polemiche sull’obbligo di vaccinazione. “Mi pare difficile in questo momento pensare a questa scelta per l’Italia, riprendere un focolaio di morbillo non è facile, serve tenere la barra dritta sulle coperture vaccinali”, ha concluso.

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