Giovanni Lonardi si trova al Tour of Istanbul, breve corsa a tappe di quattro giorni che si snoda intorno alla capitale turca. Da qui inizierà una serie di appuntamenti che porteranno il veronese e i suoi compagni della Polti VisitMalta fino al termine della stagione. L’obiettivo dichiarato è conquistare il maggior numero di punti per riuscire a entrare nelle prime trenta squadre al mondo e guadagnarsi il diritto di godere di una wild card per partecipare a un Grande Giro nel 2026. La corsa ai punti è serratissima e ogni occasione è buona per riuscire ad aumentare il bottino.
«Siamo arrivati martedì a Istanbul – racconta Lonardi alla vigilia della corsa – con un volo diretto comodo e veloce. Meno comodo e molto più lento è stato il trasporto fino all’hotel. Da quando sono professionista è l’undicesima volta che vengo a correre in Turchia, ma la prima partecipazione al Tour of Istanbul. Nella giornata di ieri (mercoledì, ndr) abbiamo visto il percorso del prologo che apre la corsa. Per il resto ci affideremo alle mappe e a VeloViewer, riuscire a fare le ricognizioni del percorso non è mai facile da queste parti visto il traffico».
Podio Grand Prix Plouay 2025, Lonardi, Houcou e Ronan Augé (foto Freddy Guérin/DirectVelo)
Podio Grand Prix Plouay 2025, Lonardi, Houcou e Ronan Augé (foto Freddy Guérin/DirectVelo)
Punti e vittorie
Nella ricerca di punti Lonardi è riuscito anche a ritornare al successo, lo ha fatto al Grand Prix de Plouay, gara 1.2 che anticipava la corsa di categoria WorldTour, la Bretagne Classic, vinta da Arnaud De Lie. Un successo che ha portato 40 punti in casa Polti VisitMalta, e nella rincorsa alla top 30 danno una mano non indifferente (in apertura foto Freddy Guérin/DirectVelo).
«Siamo affamati di punti – continua Lonardi – come tutti i team che sono nella nostra posizione, e dobbiamo cogliere ogni occasione. Da qui al 20 ottobre ogni gara può rimescolare la classifica, basta davvero poco. Uscire dalla top 30 vorrebbe dire non avere diritto alla wild card per il Giro. Va bene vincere ma ora ciò che conta è portare a casa qualsiasi risultato».
Lonardi è alla sua undicesima corsa in Turchia, qui al Tour of Turkiye insieme a Malucelli e Kristoff
Lonardi è alla sua undicesima corsa in Turchia, qui al Tour of Turkiye insieme a Malucelli e Kristoff
Così capita di correre in mezzo a continental e devo team.
Al Grand Prix de Plouay noi e la Vf Group-Bardiani eravamo le uniche professional in gara (il team di Reverberi ha però schierato al via tutti ragazzi under 23, ndr). Avevamo fatto richiesta per la corsa WorldTour ma non è stata accettata, ogni organizzatore decide quali team invitare. Chiaramente in una corsa francese verranno preferite squadre della stessa nazione (l’unica squadra italiana a partecipare è stata la Vf Group-Bardiani, che ha corso gli elite, ndr).
E questi 40 punti raccolti al Gran Prix Plouay sono un bel bottino?
Ora si corrono anche le gare di secondo piano, la squadra si trovava già in Francia, visto che avevamo appena finito il Tour Poitou, e ha deciso di prendere parte anche a questa. Naturalmente avremmo preferito correre con i team WorldTour, però quando sei in gara non ci pensi. Alla fine è sempre una vittoria. Nella mia carriera ha corso tante gare di primo livello.
La lotta ai punti è serratissima, il rischio è di rimanere fuori dalla top 30 e dover rinunciare alle wild card
La lotta ai punti è serratissima, il rischio è di rimanere fuori dalla top 30 e dover rinunciare alle wild card
Un successo che aiuta anche moralmente?
Certo, è stato importante sia per me che per la squadra. Non vincevo da aprile 2024, quindi è una bella iniezione di fiducia. Inoltre questa vittoria è una carica importante anche per i miei compagni in vista del prossimo mese e mezzo. Saremo tutti alla ricerca di risultati e punti.
Quanto è difficile per un corridore scendere a patti con questa realtà?
Non semplice, perché a volte devi “rinunciare” al risultato per portare a casa un doppio piazzamento, e quindi più punti. Penso che con questo sistema si sia rovinando il ciclismo, o meglio con questa distribuzione dei punti.
Il team Polti VisitMalta è andato a correre al GP Plouay dopo aver corso il Tour Poitou, gara a tappe francese
Il team Polti VisitMalta è andato a correre al GP Plouay dopo aver corso il Tour Poitou, gara a tappe francese
In che senso?
Ci sono gare a tappe dove se si ottiene una vittoria si prendono 14 punti (le 2.1, ndr). Oppure gare come la Volta Valenciana dove un successo di tappa vale 30 punti. Poi si va al Circuit Franco Belge, corsa di un giorno 1.Pro che mette in palio 200 punti. Come il fatto che vincere una classifica generale, ad esempio alla Vuelta a Burgos, dà sempre 200 punti. Una corsa a tappe e una gara di un giorno non è la stessa cosa.
Servirebbe un equilibrio diverso?
Credo di sì, anche perché noi squadre professional non possiamo scegliere il calendario. Possiamo provare a organizzarci, ma non è mai facile e si deve trovare il compromesso tra dove vorresti correre e dove accettano la nostra richiesta.