Convinti a metà

Durante il weekend di Monza, a lato dell’azione in pista, si è parlato molto di quello che potrà essere il futuro della Formula 1. Una circostanza inevitabile dopo l’intervista-fiume rilasciata da Stefano Domenicali ai media italiani presenti a Zandvoort: nell’occasione il CEO del Circus ha dettagliato alcuni punti chiave di discussione per il futuro dello sport. Particolare rilievo hanno avuto le questioni dell’aumento delle gare Sprint e di una potenziale riduzione della durata dei GP. Ma se sul primo punto la maggior parte dei piloti sembra effettivamente favorevole – come aveva dichiarato lo stesso Domenicali – sulla questione della durata dei GP l’opinione è invece contraria.

Andrea Kimi Antonelli, rookie di 19 anni che rappresenta al meglio la nuova generazione di piloti, ha sintetizzato chiaramente questo pensiero: “Personalmente credo che i weekend Sprint siano divertenti perché sono ricchi di attività – ha affermato il pilota Mercedes – devi essere subito al top perché hai una sola sessione di prove libere, poi le qualifiche e poi si passa alla Sprint Race. Ma penso che avere GP più brevi non funzionerebbe. Già adesso nelle gare lunghe adottiamo strategie a una sola sosta e sapete bene che per una gara più breve dovrebbero essere introdotte molte più regole in termini di pit stop”.

L’avvertimento di Ocon

Charles Leclerc si è mostrato complessivamente cauto sull’idea di rivoluzionare troppo: “Non credo che siano necessari cambiamenti significativi – ha dichiarato l’alfiere della Ferrari – penso che la F1 stia andando molto bene e che negli ultimi anni sia davvero cresciuta. Per quanto riguarda le Sprint, sono abbastanza soddisfatto del numero che abbiamo già, ma questa è solo una mia preferenza personale. Per il resto non sono sicuro di cosa abbia detto e mi piacerebbe parlargli prima di commentare la questione“.

Esteban Ocon, al contrario, si è mostrato piuttosto scettico anche riguardo all’idea di incrementare eccessivamente il numero di gare brevi, seguendo la linea tracciata dalla MotoGP che propone una ‘doppietta’ in ogni round: “La mia opinione è che non sia necessario apportare grandi cambiamenti a ciò che abbiamo – ha dichiarato il francese della Haas – penso che replicare quello che fa la MotoGP e avere una Sprint in ogni weekend sarebbe un po’ estremo e non credo che lo spettacolo sarebbe necessariamente migliore. Da fan quello che vuoi vedere sono più battaglie in pista. Viviamo in un mondo così consumistico che vogliamo vedere più spettacolo e più spesso”.