di
Allegra Ferrante
La mattinata dedicata al volontariato dopo le polemiche: «Piccoli gesti, che fanno parte di una più ampia educazione al senso civico»
Non c’è pace per Elia, il bambino multato a Lainate dopo essere caduto in bicicletta urtando un camion parcheggiato irregolarmente. O forse, al contrario, è qui che comincia ufficialmente la sua cittadinanza attiva. Le scuole sono chiuse da più di un mese, le temperature non cedono; eppure, il momento è favorevole per andare con il papà e il fratello a raccogliere la spazzatura per le strade del paese della cintura metropolitana di Milano, muniti di giubbino catarifrangente, pinza e sacchetto. Diego, il padre di Elia, ha iscritto da tempo i suoi figli, «anche l’ultima arrivata, non appena comincerà a camminare», all’associazione Osservatori del verde, un gruppo di cittadini promotori di iniziative di pulizia del patrimonio ambientale della città di Lainate che offre un presidio al territorio. «Piccoli gesti, che fanno parte di una più ampia educazione al senso civico», riflette Diego, senza fermarsi.
La disavventura di padre e figlio – perché a essere «tecnicamente» multato è stato l’adulto, responsabile del minore – ha sollevato interrogativi sulla mobilità sostenibile, la sicurezza stradale, il senso civico. E anche su come va interpretato il ruolo di genitore ai tempi attuali. Ultima a intervenire la rete Salvaciclisti, tramite la sua portavoce Sara Poluzzi, che manda un appello al sindaco di Lainate, Alberto Landonio, chiedendogli di ritirare la sanzione e minacciando in caso contrario il ricorso al Tar: «Abbiamo avviato una petizione per fargli togliere la multa. Occorre educare i bambini alla mobilità sostenibile e gli adulti a comportamenti responsabili che li tutelino».
In paese il caso è ancora al centro delle discussioni, nei bar del centro e nei meravigliosi giardini di Villa Visconti Borromeo Arese Litta, capolavoro nascosto del Rinascimento lombardo e orgoglio cittadino. Il piccolo Elia «non era uno scavezzacollo che impennava col motorino», ricorda un abitante di Lainate in una lettera indirizzata al Municipio, ma un bambino di otto anni con il caschetto che rientrava dal corso di nuoto con il suo papà, «un piccolo cittadino di cui farsi vanto». Da tempo, il Comune di Lainate ha scelto di dedicare un appuntamento settimanale (il giovedì, dalle 17 alle 18), proprio a Villa Litta, al confronto diretto tra l’amministrazione comunale e i suoi cittadini. Magari la prossima volta si presenteranno anche Diego e il piccolo Elia, per chiedere la costruzione di piste ciclabili più sicure.
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25 luglio 2025
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