Iniezione di fondi per un totale di 40 milioni di euro, destinati a rafforzare la salute mentale, l’assistenza alle persone con disabilità e il supporto per le misure alternative alla detenzione.
“Vogliamo consolidare un sistema di cure in grado di integrare la dimensione sanitaria con quella sociale – commenta l’assessore alle politiche per la salute, Massimo Fabi -. Le risorse stanziate metteranno le Aziende sanitarie in grado di predisporre interventi personalizzati e innovativi, capaci di sostenere la Salute mentale e di promuovere l’autonomia delle persone”.
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I destinatari delle iniziative previste dal Piano sono molteplici: minori con disabilità intellettive, giovani con disturbi del comportamento alimentare, persone con esordio psicotico. Particolare attenzione è rivolta a bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento o con disturbo dello spettro autistico nella fascia tra zero e sei anni.
I fondi per aree
Una parte significativa, 33,7 milioni di euro, sarà destinata al cosiddetto “Fondo per l’autonomia possibile – Salute mentale”, ovvero agli interventi a bassa intensità assistenziale, con un’attenzione particolare a progetti personalizzati e percorsi riabilitativi basati sul “Budget di salute”.
Destinatari, disturbi e patologie
I destinatari sono persone con disturbi mentali, dello spettro autistico, ex pazienti di ospedali psichiatrici, pazienti provenienti da ospedali psichiatrici giudiziari o Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza), e persone sottoposte a misure alternative alla detenzione.
In particolare, quanto alle strutture speciali per autori di reato, Bologna e Parma riceveranno 150mila euro cad mentre 300mila euro andranno a Reggio Emilia per il potenziamento attività Rems
Per l’assistenza, compreso il supporto a strutture residenziali accreditate come la “Residenza Gruber” di Bologna e “In Volo” di Parma, e lo sviluppo di cure pediatriche, sono stanziati 820.000 euro.
400mila euro sono destinati al programma “Esordi psicotici”e 565mila euro a quello che si occupa della diagnosi e presa in carico di minori e giovani adulti con disturbi specifici dell’apprendimento.
Disturbi dello spettro autistico
Ai disturbi dello spettro autistico, cui sono dedicate risorse per oltre 4,2 milioni di euro.
Di questi, 1,22 milioni finanziano il Programma regionale integrato (PRIA) per i minori, 2 milioni sono riservati alla fascia 0-6 anni per garantire tempi certi tra diagnosi e inizio del trattamento e per il rispetto degli standard, mentre un altro milione di euro è destinato agli adulti, con l’obiettivo di strutturare équipe multidisciplinari e continuità assistenziale. 280mila euro sono per la presa in carico delle persone con disabilità intellettive.
Ripartizione per aziende sanitarie
Al centro di questo piano di finanziamento c’è Bologna, che si aggiudica una parte significativa delle risorse, 7.022.942 euro, la cifra più alta tra tutte le Ausl della regione.
Le risorse, che dovranno essere impiegate entro il 31 dicembre 2025, sono ripartite tra le diverse Aziende sanitarie secondo criteri legati alla popolazione residente e alla specifica tipologia di bisogno.
Alla Ausl di Piacenza vanno 3.195.233 euro, Ausl Parma 5.894.196 euro, Ausl Reggio Emilia 5.025.008,00 euro, Ausl Modena 4.356.062 euro, Ausl Imola 3.292.727euro, Ausl Ferrara 4.464.408 euro e Ausl Romagna 6.749.424 euro.
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