Si sapeva che la tredicesima tappa della Vuelta a España 2025 avrebbe segnato un importante spartiacque nella corsa spagnola. L’Angliru incuteva timore e probabilmente era il principale scoglio da superare in queste due prime due  settimane di corsa. Dopo questa interminabile salita, definita dal vincitore Joao Almeida “La più dura del mondo”, si è delineato il futuro di molti corridori: c’è chi può vincere la Vuelta, chi può lottare per il podio e chi può puntare ad un piazzamento in Top-10.

In quest’ultima categoria è ben presente Giulio Ciccone, che ha sofferto tantissimo sull’Angliru, andando anche in crisi sulle durissime pendenze di questa salita, ma alla fine non è mai crollato del tutto. L’abruzzese ha lottato, ha resistito e non è andato alla deriva come poteva anche accadere dopo il momento di grande difficoltà.

Alla fine Ciccone ha concluso al nono posto a due minuti e quindici secondi dal vincitore. Non è stato facile per il corridore della Lidl-Trek, che si è trovato per tantissimo tempo da solo su questa salita che può davvero distruggere. Giulio è salito con il suo ritmo e comunque ha ancora l’obiettivo Top-10 alla sua portata.

In classifica generale Ciccone è al momento all’ottavo posto a quattro minuti e cinquantaquattro secondi da Vingegaard e deve guardarsi le spalle soprattutto da Sepp Kuss (decimo), mentre l’ex leader Torstein Traen e l’americano Matteo Jorgenson, rispettivamente nono e undicesimo, non sembrano fare paura, anche perchè oggi hanno fatto decisamente molta fatica.

Da capire ora come vorrà comunque comportarsi Ciccone. La Top-10 è il reale obiettivo dell’azzurro, oppure a questo punto l’abruzzese potrebbe decidere di uscire definitivamente di classifica per provare a vincere una tappa più avanti. Un dilemma sicuramente da risolvere per Ciccone, che comunque dovrà capire il suo reale stato di forma già da domani con l’arrivo a Lagos de Somiedo, che sicuramente potrà portare ad ulteriori sconvolgimenti in classifica.