Evento raro e di grande emozione all’Ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento a Verona, dove nelle scorse ore sono venuti alla luce tre gemellini attraverso parto cesareo. La mamma Kainat e il papà Saeed, entrambi trentenni e originari del Pakistan, hanno accolto due femminucce e un maschietto. I tre neonati, che insieme pesano complessivamente 4,8 chili, stanno bene così come la loro mamma. Si tratta di un caso eccezionale: secondo quanto riferito dall’Aoui Verona (Azienda ospedaliera universitaria integrata, ndr), un parto trigemino si verifica infatti mediamente una volta ogni 8 mila gravidanze e richiede un’attenta gestione clinica da parte di un’équipe multidisciplinare.
La gravidanza è stata seguita con particolare attenzione dagli specialisti di Ostetricia e Ginecologia B, diretta dal dottor Valentino Bergamini. In base a quanto si apprende, considerata la complessità del caso, i medici hanno optato per un taglio cesareo programmato, avvenuto con alcune settimane di anticipo rispetto alla data presunta del parto.
I tre bambini, nati prematuri con un peso di 1,3 kg, 1,6 kg e 1,9 kg, sono stati immediatamente presi in carico dall’équipe del reparto di Alto rischio ostetrico e successivamente dalla Terapia intensiva neonatale, diretta dal dottor Renzo Beghini, per le cure necessarie alla crescita. Gli specialisti che hanno monitorato le condizioni materno-fetali sono il dott. Nikolaus Papadopoulos, la dott. ssa Francesca Presti e la dott.ssa Irene Padovani. Al momento, i piccoli si trovano in condizioni stabili e la prognosi è positiva. Anche la mamma, assistita con attenzione nella fase post-operatoria, gode di buona salute.
«Le nascite trigemine – spiegano dall’Aoui Verona – rappresentano un evento straordinario: l’incidenza è stimata a circa un caso ogni 8 mila gravidanze spontanee, mentre nelle gravidanze indotte da tecniche di procreazione medicalmente assistita la probabilità può risultare più elevata. Si tratta di un evento, non solo estremamente gioioso, ma anche di particolare valore clinico e scientifico. L’ospedale Borgo Trento si riconferma così punto di riferimento per la gestione delle gravidanze ad alto rischio, grazie all’unione di professionalità, esperienza e tecnologie avanzate».
Il parto trigemino per la sua complessità ha visto la partecipazione congiunta di diverse figure specializzate. L’équipe di medici e ostetriche della Ostetricia e Ginecologia B ha lavorato in sinergia con i medici neonatologi e le infermiere della Terapia intensiva neonatale guidate dalla caposala dott.ssa Sara Sperotto. In sala parto, la cui caposala è la dott.ssa Desirée Merlini, hanno eseguito il cesareo la dott.ssa Chiara Casola e il dott. Stefano Scarperi.