di Lilli Gruber
Lilli Gruber ricorda lo stilista, morto il 4 settembre all’età di 91 anni: «Per me è stato un compagno di viaggio speciale sin da quando, 40 anni fa, investii i primi risparmi in una delle sue giacche. Divenne una meravigliosa corazza: un lsciapassare per mondi maschili e maschilisti»
Con la scomparsa di Giorgio Armani il mondo perde uno degli uomini più influenti del suo tempo. L’universo della moda, come è stato scritto, perde il suo re. E io perdo un amico prezioso e insostituibile.
Un compagno di viaggio speciale da quando, ormai quarant’anni fa, giovane giornalista della Rai di Bolzano, decisi di investire i miei risparmi in una delle sue giacche. Ne trovai una bellissima in uno spaccio: in pied de poule e con le spalle ben strutturate. Quella giacca divenne il mio biglietto da visita perché mi faceva sentire a mio agio, al sicuro: sapevo che non avrei mai più scelto altro.
Eleganti e rigorose, le giacche di Armani permisero a molte di noi di imporsi in mondi maschili e maschilisti. È stato il primo stilista a vestire la donna che lavora: i suoi tailleur sono sempre stati una meravigliosa «corazza» per affrontare sfide all’apparenza impossibili in ambienti professionali, sociali ed economici che ci erano sempre stati preclusi. Eravamo viste con sospetto, quando non direttamente con sprezzo e sarcasmo. Ed è soprattutto grazie a questo straordinario artista nato a Piacenza ma cittadino globale che molti uomini hanno imparato loro malgrado che andavamo prese sul serio.
Giorgio Armani ha rotto gli stereotipi del tempo: niente ruche o fiorellini, niente colori pastello, ma giacche strutturate con colori scuri. Niente frivolezze, ma stile e autorevolezza. E quindi credibilità. E soprattutto nessuna concessione all’ammiccamento facile, una lezione che vale oggi più che mai. Ai trucchi della seduzione, Armani, preferiva il fascino dell’eleganza.
Il suo rigore stilistico era il riflesso delle sue qualità umane: un uomo essenziale e rigoroso, attento ai dettagli in modo quasi maniacale. Visionario ma riservato, con le sue creazioni è riuscito a cambiare gli occhi del mondo sull’immaginario femminile.
Negli anni la moda ha avuto i suoi mutamenti, nel bene e nel male, ma lo stile e il gusto di Armani restano intramontabili, senza tempo, a qualsiasi latitudine nel mondo.
Custodirò nel cuore e con grande cura la profonda amicizia che ci ha legato, la stima e i nostri incontri.
Ancora oggi, alle ragazze che mi chiedono un consiglio sui primi passi da fare per la loro carriera, non mi stanco mai di dire «compratevi una giacca». Forse ancora non lo sanno, ma quelle ragazze – nel costruirsi il loro futuro – devono tanto a Giorgio Armani.
5 settembre 2025
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