Agli inizi degli anni ’80 Armani era in cerca anche di “una villa semplice e accogliente in campagna, dove trascorrere i weekend”. “Ho passato ore a perlustrare la pianura nei dintorni di Pavia in compagnia di amici – ha detto – e improvvisamente ci appare una specie di Versailles en miniature. Costruita negli anni ’50, era quasi in rovina, ma la comprai ugualmente. L’ho arredata con camini, tavolini bassi, comodi divani e boiserie. Broni è un teatro, dove mi rifugio per aprire la mente a nuovi orizzonti. In un certo senso, qui assecondo il mio lato borghese”
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