Parole durissime quelle di Alfredo Pedullà contro i ds di oggi, fra cui Vagnati
Parole durissime quelle del giornalista Alfredo Pedullà a Sportitalia nel corso dello speciale mercato. Nel corso dell’episodio in onda nella serata di giovedì 4 settembre, Pedullà ha espresso il proprio parere riguardo alla figura moderna del direttore sportivo, esprimendo commenti molto duri e schietti senza preoccuparsi di fare nomi. E tra quelli menzionati, anche il ds del Torino Davide Vagnati.
Pedullà contro i ds: “Senza dignità”—
“Ci sono dei direttori sportivi che non hanno un minimo di dignità” ha cominciato Alfredo Pedullà. “Nel momento in cui tu sei dentro una struttura di Serie A e anziché portare il tuo nome portano l’altro nome, tu non sei un direttore sportivo: sei un passacarte”. Questa la descrizione del ruolo del ds oggi secondo Pedullà, che ha proseguito: “Ce ne sono tanti così, sia in Serie A che in Serie B, tantissimi. Il direttore sportivo è una figura morta, tranne rare eccezioni di leadership di carisma, di competenze. Il direttore sportivo è un passacarte, il direttore sportivo fa una riunione con l’allenatore e l’allenatore gli dice ‘Mi devi portare quell’esterno offensivo con quelle caratteristiche’. Dopo due giorni lui gli porta un esterno offensivo con altre caratteristiche. Oggi ci sono delle mezze figure, il ricambio generazionale ai direttori sportivi è la cosa più deludente”.
Il riferimento esplicito a Vagnati—
E nel descrivere ciò, il giornalista di Sportitalia ha iniziato, senza problemi, a fare nomi: “Se io penso a Vagnati – io faccio i nomi, non ho problemi – penso a gente che non è all’altezza del blasone del club che porta avanti e che dovrebbe portare avanti. Il secondo nome è Tare: è giusto che Tare e Allegri parlino di determinate cose e poi arriva l’intermediario che gli porta altri calciatori? E’ giusto che gli consiglino due, tre attaccanti e poi arriva il quarto? Il terzo nome è Massara della Roma. Il direttore sportivo se devono prenderlo per fargli fare il “signor sì” è giusto non prenderlo. Ma secondo te è giusto che Busardò (Paolo, agente – fra gli altri – di Ricci, ndr) vada in Inghilterra per cedere un signore per 25 milioni? Non può andare il direttore sportivo? Per me è una cosa non giusta per una società”, ha commentato Pedullà. Un discorso con inizio e fine, che il giornalista di Sportitalia ha concluso facendo nomi agli antipodi, secondo lui, di quelli prima citati: “Per me è diventata ormai la fine di un’era. Io mi ricordo Corvino, Foschi, tutta questa gente qui. Lascio perdere chiaramente Galliani perché siamo su livelli che non possiamo oggi toccare: da Galliani-Braida ai giorni nostri siamo alla deriva più totale di situazioni che peggiorano tutti i giorni”.
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