di
Luca Pernice
Nell’hotel Cicolella di Foggia sono passati personaggi della politica, dello spettacolo, della tv e della cultura come Alberto Angela, Rosy Bindi, Pippo Baudo, Diego Abatantuono. Con Dalla condivideva la passione per le Tremiti
É morto Alberto Cicolella, titolare dell’omonimo albergo-ristorante con annesso cinema in viale XXIV maggio, nel centro storico di Foggia, luogo prediletto da numerose personalità della musica e dello spettacolo.
Dopo aver ereditato la struttura ricettiva dal padre Francesco Paolo – che l’aveva realizzata negli anni 30 – ad Alberto Cicolella va il merito di averla fatta diventare un punto di riferimento della “bella vita” foggiana soprattutto con la rinascita, culturale ed economica, del dopoguerra. Oltre che imprenditore Cicolella è stato presidente della Confcommercio e della Camera di Commercio di Foggia, ricoprendo anche un ruolo politico quando è stato assessore alla Provincia di Foggia.
Nel suo albergo sono passati nomi importanti della musica, dello spettacolo, della cultura e della politica. Da Piero Angela a Diego Abatantuono, da Pippo Baudo a Rosy Bindi, sono tantissimi i personaggi che hanno dimorato e cenato nell’elegante struttura del “viale della stazione”.
Amico personale di Renzo Arbore e, soprattutto, di Lucio Dalla con cui condivideva la passione per il mare e per le Isole Tremiti. Tutti e due avevano casa alle Diomedee e spesso d’estate trascorrevano le serate insieme.
«Perdo l’amico di una vita», dice l’88enne Arbore, ricordando «l’ultima volta» che è stato a Foggia, «due mesi fa: alloggiai come sempre presso il suo hotel e, sebbene non ci incontrammo, lui mi fece preparare uno dei piatti tipici foggiani», un grande torcinello «che in parte mangiai e in parte ho portato con me a Roma e l’ho congelato. Mi chiamò per chiedermi se lo avessi gradito».
«Lo conosco da sempre – aggiunge Arbore – da quando eravamo adolescenti. É stato un amico, un complice. Abbiamo sempre avuto amici in comune, come ad esempio Lucio Dalla, la stessa comitiva. Era un generoso, sempre con il sorriso sulle labbra». «Ricordo ancora – aggiunge – un viaggio insieme: avevamo circa 18 anni, con la sua auto, una Spider, a Saint Tropez. E anche quando poi sono andato a vivere a Roma, abbiamo mantenuto sempre il nostro legame, la nostra amicizia e ogni volta che sono venuto nel corso degli anni a Foggia ci siamo sempre visti. Nella hall del suo albergo c’è un grande tavolo con una targa con su scritto il mio nome. É uno dei tanti segni della sua amicizia». «Tornerò a Foggia – conclude – e andrò come sempre al suo ristorante. Oggi è una bruttissima giornata. Sono lutti devastanti».
Al dolore di Arbore si aggiunge quello di Antonio Metauro, presidente provinciale di Confcommercio. «La scomparsa di Alberto Cicolella – dice – ci consegna un sentimento di profonda tristezza, ma al tempo stesso ci offre l’occasione di ricordare con gratitudine e rispetto una personalità che ha segnato in maniera indelebile la storia del nostro Sistema associativo e dell’intera comunità imprenditoriale di Capitanata. Il suo esempio, fatto di passione, lungimiranza e profondo senso di appartenenza alla nostra comunità, resta per tutti noi un’eredità preziosa. La sua memoria continuerà ad accompagnare Confcommercio e la classe imprenditoriale foggiana nel cammino verso nuove sfide, sempre con lo sguardo rivolto allo sviluppo della nostra Capitanata».
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5 settembre 2025 ( modifica il 5 settembre 2025 | 15:25)
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