MILANO. Uno studio americano (”Excess Death Rates for Republican and Democratic Registered Voters in Florida and Ohio During the COVID-19 Pandemic”, di Jacob Wallace, PhD1; Paul Goldsmith-Pinkham, PhD2; Jason L. Schwartz, PhD1 e pubblicato sulla prestigiosa rivista JAMA Internal Medicine) che mostra plasticamente quanto la politica possa incidere sulla vita (e sulla morte) di chi è governato. Lo ha rilanciato in queste ore il  virologo, immunologo e divulgatore scientifico italiano Roberto Burioni. ”Siamo in Florida e in Ohio – spiega – prima dell’arrivo del Covid. Non abbiamo mortalità in eccesso, se non le normali oscillazioni, e ovviamente nessuno si è vaccinato. Gli elettori repubblicani e democratici muoiono in egual misura per le cause più disparate”.

 

 

Arriva il 2021, arriva il Covid ‘‘il vaccino c’è da pochissimo e i novax non rompono. La mortalità in eccesso – spiega ancora Burioni – colpisce gli elettori registrati di entrambi i partiti, più alta nelle contee dove ci si vaccina di meno”. Come noto, per chi se lo stesse chiedendo, infatti, in America gli elettori ”convinti” dei diversi partiti si registrano con largo anticipo (voter registration) alle liste elettorali dunque è noto chi è schierato per un partito o per l’altro.

 

 

Iniziano a diffondersi le teorie complottare no vax e le destre (e anche le sinistre estreme) le cavalcano. ”Il vaccino finalmente c’è per tutti. Ma i repubblicani hanno i loro politici che lisciano il pelo ai novax, i democratici no. La situazione cambia drammaticamente – spiega ancora il virologo – i repubblicani hanno un eccesso di mortalità nettamente superiore rispetto ai democratici. E guarda caso la differenza nell’eccesso di mortalità è massimo nelle contee gonfie di novax dove la gente si vaccina poco (a sinistra), minimo nelle contee dove ci si vaccina molto”.

 

 

”Conclusione – chiude Burioni – attenti a dare credito ai politici che lisciano il pelo a quelli che diffondono bugie pericolose sui vaccini, perché con la salute non si scherza, e se ci si scherza talvolta si muore”.