Il Consiglio dei Ministri ha approvato, attraverso il nuovo decreto legge sulla scuola, l’estensione dell’assicurazione sanitaria integrativa anche ai circa 230mila supplenti con contratto in scadenza al 30 giugno. Finora, il beneficio era previsto soltanto per il personale di ruolo e per i docenti a tempo determinato con incarico fino al 31 agosto.

La misura sarà finanziata con 15 milioni di euro stanziati dal Governo, che si aggiungono ai 65 milioni già previsti per i prossimi quattro anni nella precedente legge di bilancio. L’assicurazione entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026.

«Si tratta di un ulteriore risultato ottenuto dall’Anief – spiega il presidente nazionale Marcello Pacifico –. Avevamo chiesto fin da subito che anche i supplenti con contratto al 30 giugno potessero beneficiare della copertura sanitaria».

Secondo il sindacato, questa è una prima tappa verso un sistema di welfare più solido per il personale scolastico, una delle categorie più esposte al rischio burnout. Anief ha anche ribadito la necessità di istituire un osservatorio specifico sulla salute dei lavoratori della scuola, che monitori stress e patologie legate all’insegnamento.

La nuova assicurazione non va confusa con quella Inail, che già copre infortuni e malattie professionali legate all’attività lavorativa o agli spostamenti casa-scuola. La misura, invece, punta a offrire una tutela sanitaria più ampia: secondo le prime ipotesi, potrà coprire spese per cure oncologiche, prevenzione diagnostica, malattie gravi, assistenza al parto e, su base volontaria, potrebbe includere anche cure dentistiche, visite oculistiche e interventi chirurgici.

Restano da definire i dettagli delle prestazioni, che saranno stabiliti con una gara pubblica. Nel frattempo, l’Amministrazione si è impegnata a trovare ulteriori risorse entro l’anno per garantire l’assistenza integrativa anche ai supplenti con contratto fino al termine delle attività didattiche.

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