Prestigiosi premi per il film della regista tunisina Kaouther Ben Hania, prodotto da Mime Films e Tanit Films insieme a James Wilson e Odessa Rae. In 90 minuti di intensa tensione, il film racconta la storia reale di una bambina di sei anni intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza, la cui disperata richiesta d’aiuto viene raccolta dai volontari della Mezzaluna Rossa

Durante la penultima giornata dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (LA DIRETTA) si è svolta la cerimonia di consegna del Leoncino d’Oro, premio istituito da AGISCUOLA e promosso da Agis, Anec e Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello. La giuria del Leoncino d’Oro, composta da giovani studenti e studentesse, uno per ogni Regione a rappresentare la scuola italiana, ha assegnato il riconoscimento al film The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania, motivando così la scelta: “Un film che non si limita a raccontare una storia, ma la vive e la respira. Un’opera che ci rende inevitabilmente testimoni consapevoli e impotenti davanti alla straziante rappresentazione dell’inutile scorrere del tempo. L’uso di voci e immagini autentiche, raccolte in scene di realismo intenso, trasmette l’immediatezza e la sincerità del sentimento vissuto, che non è solo elemento narrativo, ma un riverbero emotivo che ci tocca profondamente, restituendo tutto il peso dell’esperienza mostrata. Una magistrale interpretazione degli attori, che si mettono al servizio della realtà, rendendo indistinguibile il legame con la recitazione. Una richiesta di umanità, un urlo necessario che risveglia le coscienze assopite”.

Segnalazione Cinema For UNICEF a The Voice of Hind Rajab

La giuria ha inoltre conferito la Segnalazione Cinema For UNICEF allo stesso film premiato con il Leoncino d’Oro, The Voice of Hind Rajab, motivando la decisione con le seguenti parole: “Per aver saputo trasformare la straziante verità nella voce di una bambina, che diventa grido di dolore per ogni infanzia tradita, per ogni innocenza rubata e massacrata dall’orrore della guerra. Per averci costretti a guardare oltre lo schermo, misurando in quel silenzio assordante il vero confine della nostra umanità e intimandoci ad agire, perché ogni giorno di silenzio è un giorno in più di sofferenza”.

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Premio della Croce Rossa Italiana a The Voice of Hind Rajab

The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania ha ricevuto anche il premio della Croce Rossa Italiana. La cerimonia di premiazione di questo riconoscimento, tenutasi all’Hotel Excelsior, ha evidenziato come il film rappresenti in modo esemplare i valori umanitari e universali della Croce Rossa, raccontando attraverso la voce reale di una bambina palestinese intrappolata sotto i bombardamenti a Gaza il dramma dei civili nelle zone di conflitto.

 

L’assessore del Comune di Venezia Simone Venturini ha sottolineato che, in un mondo ancora segnato da conflitti, il riconoscimento offre un’occasione per riflettere sull’importanza dell’aiuto e dell’intervento dei soccorritori, sempre necessari in situazioni di emergenza. L’evento è stato patrocinato dal Ministero della Cultura, dal Ministero per lo Sport e i Giovani, dalla Regione Veneto e dal Comune di Venezia.

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Il film The Voice of Hind Rajab

In Concorso a Venezia 82, The Voice of Hind Rajab – appena insignito di prestigiosi premi, di cui abbiamo parlato nei precedenti paragrafi – è il nuovo film della regista tunisina Kaouther Ben Hania, prodotto da Mime Films e Tanit Films insieme a James Wilson e Odessa Rae.

 

In 90 minuti di intensa tensione, il film racconta la storia realmente accaduta di Hind Rajab, una bambina di sei anni intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza, la cui disperata richiesta d’aiuto viene raccolta dai volontari della Croce Rossa. Con una sceneggiatura della stessa Ben Hania, il film utilizza la vera registrazione audio della bambina e si concentra su un’unica location, lasciando la violenza fuori campo per evidenziare l’attesa, la paura e il silenzio insopportabile dell’impotenza.

 

La regista, nel commento ufficiale al film pubblicato sul sito della Mostra del Cinema di Venezia, spiega come questo progetto sia nato da un incontro fortuito all’aeroporto di Los Angeles e da un impulso morale a raccontare una storia che trascende Gaza, diventando testimonianza di un dolore universale. Tra le interpretazioni di Saja Kilani, Motaz Malhees, Clara Khoury e Amer Hlehel, il film combina fotografia di Juan Sarmiento G., montaggio di Qutaiba Barhamji, Maxime Mathis e Kaouther Ben Hania, scenografia di Bassem Marzouk e musiche di Amine Bouhafa, costruendo un’opera che riflette sulla memoria, sull’amnesia collettiva e sul potere del cinema di preservare la voce di chi non può più farsi ascoltare.

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