La Nazionale italiana riparte dall’Estonia con una missione chiara: evitare il terzo fallimento consecutivo nelle qualificazioni mondiali. La Nazionale, affidata ora a Gennaro Gattuso dopo l’addio a Luciano Spalletti, è chiamata a una rimonta nel complicato Gruppo I per la Coppa del Mondo 2026.
L’insediamento di “Rino” è avvenuto in tempi record, una settimana dopo la risoluzione del contratto con Spalletti, trovando subito il supporto dei senatori dello spogliatoio. Si tratta di un accordo, quello con la Figc, siglato per uno stipendio ben più contenuto rispetto a quello dei suoi predecessori e che vuole essere il simbolo di una nuova era che inizia all’insegna della concretezza.
Lo stipendio “povero” di Gattuso
Gattuso ha infatti firmato un contratto annuale da 800mila euro netti, ma nell’accordo – secondo il quotidiano – è previsto un maxi premio di un milione di euro per la qualificazione alla prossima edizione della Coppa del Mondo, con il prolungamento dell’intesa fino al 2028, anno degli Europei in Regno Unito e Irlanda. In effetti, qualora riuscisse a portare l’Italia a disputare la Coppa del Mondo, il rinnovo sarebbe più che scontato, con una speranza all’orizzonte di poter partecipare anche agli Europei.
Uno stipendio decisamente più basso rispetto a quello dei suoi predecessori; Roberto Mancini era arrivato a 3 milioni di euro netti, mentre per Luciano Spalletti l’accordo prevedeva 2,8 milioni di euro netti circa. Nessuna clausola dorata per Gattuso e nessuna richiesta onerosa. Solo la volontà di mettersi in gioco con serietà, concretezza e, soprattutto, coerenza.
Come si qualifica l’Italia ai Mondiali?
Ora tutti gli occhi si spostano sul campo, con la partita di stasera contro l’Estonia. Dopo l’addio dei mesi scorsi a Luciano Spalletti, per l’Italia c’è bisogno di una serie di risultati positivi per evitare il terzo fallimento consecutivo nella qualificazione al torneo più prestigioso del calcio mondiale. Gli Azzurri si trovano nel Gruppo I assieme a Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia.
Allo stato attuale, a guidare la mini classifica è la Norvegia, che ha ottenuto 12 punti, con quattro vittorie su quattro:
- Norvegia – 12 punti in 4 partite e differenza reti +11;
- Israele – 6 punti in 3 partite e differenza reti +1;
- Italia – 3 punti in 2 partite e differenza reti -1;
- Estonia – 3 punti in 4 partite e differenza reti -3;
- Moldavia – 0 punti in 3 partite e differenza reti -8.
Per ottenere la qualificazione diretta al Mondiale 2026, l’Italia deve vincere tutte le restanti partite del girone (inclusa la sfida di ritorno contro la Norvegia, possibilmente con un ampio margine per migliorare la differenza reti) e sperare in passi falsi dei norvegesi nelle prossime partite, in modo da poter superare gli scandinavi in classifica.
Se l’Italia non riuscisse a conquistare il primo posto, avrebbe comunque la possibilità di accedere ai playoff, riservati alle 12 seconde classificate dei gironi e alle 4 migliori squadre della Nations League non già qualificate. Ma storicamente i playoff non ci hanno mai portato bene, visto che l’Italia è stata eliminata due volte ai playoff nelle ultime due edizioni.