di
Floriana Rullo

L’anziano, di nazionalità francese, aveva lanciato l’allarme giovedì, ma è stato raggiunto solo il giorno dopo per il maltempo. Era riuscito a rifugiarsi in una struttura del 1927. In ipotermia, è sotto osservazione in ospedale

Lo hanno trovato in condizione di ipotermia. È stato raggiunto sulle Grandes Muralleis questa mattina un alpinista ottantacinquenne di nazionalità francese. L’anziano è stato recuperato in elicottero alle 6 dal soccorso alpino a ovest di Breuil-Cervinia. Ieri sera verso le 22, in difficoltà a causa del forte temporale- sulla Valtournenche ieri sera erano attese piogge intense – era a quota 3.000 metri quando ha chiesto aiuto, ma l’avvicinamento in elicottero è stato impossibile a causa del maltempo.

Nel minibivacco del 1927

L’alpinista è riuscito però in qualche modo a raggiungere il minuscolo bivacco Balestreri, a quota 3.142 metri, mentre altri tentativi di recupero sono stati effettuati nel corso della notte, sempre con esito negativo a causa della scarsa visibilità dovuta alle nuvole.



















































 Nel bivacco di proprietà  del Club alpino accademico italiano, una piccola struttura in roccia e cemento costruita nel 1927 che, con i suoi due posti letto, è tra i più piccoli dell’arco alpino, l’uomo ha trovato materassi, cuscini e coperte. L’85enne ha cercato di scaldarsi ed è rimasto in costante contatto telefonico fino al mattino con gli operatori della Centrale unica.  Il bivacco è dedicato all’ accademico Umberto Balestreri, morto nel giorno di Pasqua del 1933 precipitando in un crepaccio del Ghiacciaio Morteratsch.

Le condizioni dell’anziano

Oggi, venerdì 5 settembre, dopo il recupero, è stato visitato dal medico dell’equipaggio di elisoccorso e portato in pronto soccorso ad Aosta per gli accertamenti diagnostici e le cure necessarie. Si tratterebbe di un alpinista esperto. Le sue condizioni sono in fase di valutazione.

«L’età non è di per sé una controindicazione all’ambiente montano – ha commentato al Tg3 il dottor Guido Giardini, specialista di Medicina di montagna – anche se vi sono delle accortezze da rispettare come il grado di allenamento e lo sforzo fisico. Con l’età si riduce la massa muscolare e quella grassa, con possibili conseguenze alle basse temperature. Paradossalmente dagli studi scientifici, sappiamo che la carenza di ossigeno non è un problema per gli anziani, che anzi la patiscono meno rispetto ai giovani. Chiaramente non ci deve essere una patologia cronica cardiovascolare e va tenuta ben presente un’eventuale terapia farmacologica».


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5 settembre 2025 ( modifica il 5 settembre 2025 | 19:00)