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La stagione televisiva che comincia a settembre dopo la programmazione estiva è iniziata con un battibecco pubblico tra Mediaset e Rai che riguarda la fascia oraria cosiddetta access prime time, quella che segue i telegiornali delle 20 e dove si concentra il maggior numero di spettatori.
Martedì è infatti ricominciato Affari tuoi, il cosiddetto “gioco dei pacchi” condotto da Stefano De Martino su Rai Uno. Dall’anno scorso Affari tuoi è il programma di maggior successo in quella fascia oraria, con una media di share altissima, del 27,5 per cento. Questa settimana si è trovato a competere con La Ruota della fortuna condotto da Gerry Scotti su Canale 5, di Mediaset, che va in onda da luglio con grande successo e che non è ancora stato sostituito da Striscia la notizia.
Nella prima serata in cui i due programmi sono andati in onda in contemporanea, martedì, la Ruota della fortuna ha avuto uno share medio superiore (24,2%) a quello di Affari tuoi (22,6%). Per sottolineare il successo di Mediaset, mercoledì sera Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato della società, ha deciso di entrare a sorpresa in studio e congratularsi pubblicamente con Scotti e con chi lavora alla Ruota della fortuna. In quell’occasione ne ha approfittato per lanciare una frecciatina alla Rai, dicendo di essere orgoglioso del programma che propone non solo perché è buono e fa ottimi ascolti, ma anche perché non è un gioco che dipende solo dalla «fortuna, senza nessun merito e nessuna reale prova da superare».
Il riferimento era proprio ad Affari tuoi, che è da tempo accusato di indurre gli spettatori a familiarizzare con il gioco d’azzardo. La discussione era arrivata anche in parlamento: Angelo Bonelli dei Verdi a maggio aveva detto che avrebbe interrogato la Rai, mentre Riccardo Magi di +Europa aveva definito «impressionante che programmi simili si svolgessero sul servizio pubblico».
Affari tuoi infatti non prevede abilità particolari, ma si basa interamente sul caso. Il concorrente ha davanti venti pacchi chiusi, ognuno corrispondente a un premio economico più o meno grande, e deve scegliere quale aprire per ultimo per vincere quella cifra. Non ha elementi per decidere, e spesso si affida ai propri “numeri fortunati” o a ragionamenti superstiziosi. La Ruota della fortuna, invece, nonostante il titolo, è un gioco con una componente di fortuna ma in cui le abilità del concorrente hanno un ruolo ai fini della vittoria: gli è per esempio richiesto di indovinare delle frasi sulla base di alcune vocali e consonanti che ha a disposizione.
Giovedì sera il direttore dell’Intrattenimento Prime Time della Rai, Williams Di Liberatore, ha risposto a Mediaset con un comunicato in cui ha sottolineato come Affari tuoi stesse già recuperando gli spettatori persi nella pausa estiva. Ha risposto anche alle accuse di Berlusconi accusando a sua volta i programmi di Mediaset di avere scarso valore culturale. «Se i parametri del confronto riguardano aspetti come la qualità editoriale, la valorizzazione della lingua e della cultura, possiamo rivendicare con orgoglio che per la Rai si tratta di territori ormai consolidati, mentre per altri restano tuttora poco esplorati», ha commentato.
Affari tuoi e Ruota della fortuna sono entrambi programmi piuttosto longevi che hanno subito di recente un cambiamento. L’anno scorso, dopo che il presentatore televisivo Amadeus era passato al canale Nove, Stefano De Martino era subentrato alla conduzione di Affari tuoi portando il programma a ottimi risultati. Anche Gerry Scotti, storico conduttore del gioco a premi Chi vuol essere milionario?, ha iniziato da poco a condurre la Ruota della fortuna che da quest’estate sta andando molto bene.
La Ruota della fortuna è stato uno dei programmi storici di Mediaset, interrotto poi nel 2008 e ripreso l’anno scorso in occasione dei 100 anni dalla nascita di Mike Bongiorno. Si è deciso di affidarlo a Gerry Scotti che allora non conduceva più dal 2020 il quiz che lo aveva reso celebre. Il programma è andato talmente bene nei mesi estivi che la ripresa di Striscia la notizia, che di solito è a settembre, è stata posticipata a data da definirsi.