Secondo quanto quantificato dallo studio, con un reddito lordo annuo di 30 mila euro il risparmio si limiterebbe a circa 40 euro, mentre chi guadagna 40 mila arriverebbe a poco più di un centinaio. Per chi si colloca sui 45 mila, invece, il beneficio stimato tocca i 200 euro. È soltanto oltrepassando i 50 mila euro che la riduzione diventa consistente: circa 600 euro per chi si ferma a quella soglia, fino a raggiungere 1.400 euro annui per i redditi superiori ai 60 mila, pari a oltre 100 euro al mese. Va detto, tuttavia, che la portata di quest’ultimo beneficio è tutta da vedere, visto che già in passato a tagli fiscali sono corrisposti, per le fasce più alte, pari riduzioni di detrazioni, sterilizzando di fatto l’effetto della riduzione di tasse

 

Per approfondire: Irpef, come cambierebbe la busta paga con la seconda aliquota al 33%: le simulazioni