di
Federico Fubini, nostro inviato a Cernobbio
Il Capo dello Stato in un video al Forum Teha parla di «nuovo corporativismo globale» da parte di quelle che sono «nuove Compagnie delle Indie» impegnate in un progetto di influenza e sfruttamento coloniale
Sergio Mattarella ha mandato questa mattina un messaggio un video molto forte al Forum Teha di Cernobbio. Quella del Capo dello Stato non è stata semplicemente una decisa difesa del progetto europeo, ma anche una critica non troppo velata all’aggressività dell’amministrazione americana e alle aziende del Big Tech definite «nuove Compagnie delle Indie». Si è chiesto il presidente Mattarella: «È la pace o la guerra, la cooperazione o un mondo di contrapposizioni in nome di artefatti interessi nazionali? A prevalere devono essere il benessere, la dignità, una prospettiva di futuro, non l’ebbrezza di potere delle classi dirigenti».
Lo scenario
Le alternative fra conflitto e cooperazione, multilateralismo e volontà di potenza – ha continuato Mattarella – «sembrano ripresentarsi oggi», decenni dopo che l’Europa si è risollevata dal «deserto morale e materiale a cui il continente era stato ridotto dal nazifascismo». Per questo il Capo dello Stato ammonisce: «Non sono accettabili esitazioni. L’Unione europea è sempre stata un’area di pace e cooperazioni, determinando stabilità, crescita e fiducia».
La posizione europea
L’Europa – così Mattarella – «non ha mai scatenato un conflitto o uno scontro commerciale, ha elevato gli standard di vita, la difesa del pianeta, ha perseguito l’eguaglianza di diritti fra popoli e Stati». E poi una frecciata diretta a Trump: «Com’è possibile che su queste basi venga considerata un ostacolo, un avversario, se non un nemico?». Continua Mattarella sottolineando i «valori (dell’Unione europea, ndr.) che qualcuno considera disvalori» e aggiunge – con un riferimento al sovranismo trumpiano e chi lo sostiene in Europa – che «dobbiamo rispondere» a chi accusa l’Europa di «irrilevanza» e punta alla “regressione sugli obiettivi raggiunti».
L’accusa a Big Tech
Il Capo dello Stato ha poi aggiunto un atto di accusa sul Big Tech, parlando di «nuovo corporativismo globale» da parte di quelle che sono «nuove Compagnie delle Indie» impegnate in un progetto di influenza e sfruttamento coloniale. Mattarella ha parlato di «impulso di dominio di impronta neo-imperialista, letale per il futuro dell’umanità».
L’invito a Cernobbio
Aggiunge il presidente: «La cultura e la società civile europee devono sentirsi attori, non spettatori inermi e intimoriti. Non dobbiamo soccombere alla favola della superiorità dei regimi autocratici” che ci vogliono ridurre a “nemici, avversari, vassalli o clientes». Questo è chiaramente un altro riferimento all’approccio dell’amministrazione Trump sui dazi e non solo. Mattarella rivolge un invito al Forum di Cernobbio: «Solo in un mondo fondato sul rispetto è possibile realizzare progresso», di qui l’incoraggiamento a «non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili». Per questo il capo dello Stato dice che all’Unione europea serve «un salto in avanti verso l’unità».
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6 settembre 2025 ( modifica il 6 settembre 2025 | 10:36)
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