«Un ottimo riscontro». Così il presidente Cirio e l’assessore Riboldi, sui dati delle prestazione extra – la sera o nei weekend – della sanità Piemontese: oltre 110 mila al 31 agosto. Le prestazioni aggiuntive hanno permesso di riportate nell’alveo della sanità pubblica oltre 100.000 cittadini piemontesi in pochi mesi, potendo usufruire di visite e prestazioni che probabilmente non avrebbero effettuato per i precedenti tempi di attesa.
E c’è un numero che colpisce: quello dell’Asl CN1, il terzo più alto in Piemonte (senza contare l’AOU Città della Salute) dopo Asl Città di Torino (ex TO1-TO2) e Asl TO3. La CN1 totalizza 6.425 prestazioni, di cui 851 nel solo mese di agosto con in primo piano TAC (1715), Risonanza Magnetica (1195), Ecografia (715), Prima visita ortopedica (650) e OCT (388).
La Regione aveva avviato il programma di prestazioni aggiuntive a partire da fine febbraio.
«La riduzione delle liste d’attesa è la priorità che abbiamo indicato ai direttori generali delle Asr, unitamente all’equilibrio dei conti che è il presupposto fondamentale per la sostenibilità del sistema sanitario regionale – sottolinea ancora Riboldi – La struttura dell’assessorato lavora ogni giorno, con le Aziende sanitarie, sul fronte del monitoraggio dei dati in tempo reale, con la Control room e il RUAS, Responsabile unico dell’assistenza sanitaria, figura di raccordo con l’Osservatorio nazionale».
«Con 4 mesi di anticipo, al 31 agosto abbiamo raggiunto e superato le 100.000 prestazioni extra-orario, alla sera e nei fine settimana. Era l’obiettivo che ci eravamo dati per il 2025 e averlo conseguito così rapidamente è davvero un fatto straordinario che ci induce a proseguire. Ancora una volta ringraziamo i professionisti e gli operatori del comparto sanitario che hanno dato la loro disponibilità e i cittadini che hanno apprezzato la novità e che hanno potuto effettuare visite ed esami nei fine settimana ed in orari serali»