A Venezia, Stefania Sandrelli è tornata sotto i riflettori, aggiudicandosi il premio “Nuovo Imaie“, un riconoscimento dedicato al talento e alla memoria del cinema italiano. In un’intervista intensa e sincera, l’attrice toscana ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera: dai ruoli rifiutati ai nudi non concessi. Un viaggio tra le pieghe di un mestiere vissuto con libertà. 





«Non voglio diventare la vergine internazionale»

Stefania ha anche saputo dire “no”: «”Il padrino” di Coppola. Lui è il cinema, ma la parte era identica a “Sedotta e abbandonata”. Gli dissi: “sono la vergine nazionale non posso diventare la vergine internazionale”». 


Coinvolta inizialmente nel cast de “Il Giardino dei Finzi Contini”, aveva iniziato a lavorare al fianco di De Sica, ma fu sostituita da Dominique Sanda: «Per colpa di un produttore che un paio di volte mi ha messo i bastoni tra le ruote e non so cosa gli ho fatto», racconta al Corriere della Sera. Sandrelli, tuttavia, ha accolto il rifiuto con maturità: «Sono stata felice per Dominique, lo dico sinceramente».



«Quando è troppo è troppo»

Con “La chiave” di Brass aveva già osato. Ma quando le proposero Miranda, disse basta: «Quando è troppo è troppo». E quando le proposero di comparire sulle copertine osé di Playboy e Playmen, rifiutò senza pensarci due volte: «Mi parlavano di pezzetti di glutei e di qualche pelino, non avrebbero mostrato altro di me, ho risposto che non ero un pollo arrosto».





Il “problema” col nome della figlia 

Il nome della figlia non le è mai piaciuto troppo. «Io avrei preferito Angelica, Amanda si chiamava la mia compagna di classe che mi prendeva a cartellate e mi picchiava». Ma aggiunge poi: «Il gerundio dà speranza: doveva essere amata». Sandrelli è una madre protettiva, ma anche libertaria. Quando Blas Roca Rey fece soffrire Amanda, lei non riuscì a perdonarlo subito: «Amanda mi rimproverò, “ricordati che è il padre dei tuoi nipoti”».


Stefania: libera, ironica, profondamente umana.

Le sue parole restituiscono il ritratto di un’artista che ha saputo scegliere, rinunciare e proteggere. 


Ultimo aggiornamento: sabato 6 settembre 2025, 10:34





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