È il giorno dei due cortei che, a Milano, animeranno oggi la manifestazione nazionale denominata ‘Giù le mani dalla città’ per prendere posizione sul recente sgombero del centro sociale Leoncavallo e sulle inchieste che hanno al centro l’urbanistica cittadina.

Dopo il concentramento in piazza Duca D’Aosta, davanti alla Stazione Centrale, di varie anime antagoniste, dal centro sociale Cantiere al Lambretta, dai Carc a Potere al popolo, dagli squatter ai gruppi della galassia anarchica, con striscioni e bandiere, il primo corteo è partito alle 13. I manifestanti si sono mossi al grido “dentro la città dei padroni, dieci cento mille occupazioni”. Al corteo partecipano in strada almeno 5mila persone. Da piazza Duca D’Aosta il corteo ha imboccato via Galvani diretto in via Melchiorre Gioia e poi verso Porta Venezia dove si unirà al secondo corteo che parte nel pomeriggio. 

Proprio all’altezza di via Melchiorre Gioia i partecipanti sono entrati nel cantiere del ‘Pirellino’, tra le opere al centro delle inchieste sull’urbanistica, lanciando slogan contro il Comune di Milano e Manfredi Catella, manager indagato dalla Procura di Milano per presunti abusi edilizi. L’irruzione, pacifica e simbolica, è avvenuta sotto gli occhi della forze dell’ordine, che sono in testa e in coda al corteo. I manifestanti sono saliti in cima al cantiere, sopra la grande pubblicità che campeggia sull’incrocio con Melchiorre Gioia, utilizzando le stesse scale di cantiere che si trovano a lato. Gli attivisti hanno acceso fumogeni e lanciato petardi, mentre i manifestanti in strada, tra canti e balli hanno invocato agli altoparlanti dei furgoni “spazi pubblici non speculazione edilizia”. 

Verso la sommità della struttura verticale, a cavallo del ventesimo piano, i manifestanti hanno appeso due striscioni verticali con la scritta ‘occupare è giusto’. Sulla parte orizzontale della grande struttura che sovrasta l’incrocio e via Melchiorre Gioia poi, un altro striscione è stato appeso solo parzialmente per la presenza di alcune luci della gigantesca pubblicità che ne impediscono lo srotolamento. 

 

Per approfondire Agenzia ANSA Tensione a Vicenza per il corteo No Tav e Pro Palestina – Notizie – Ansa.it Momenti di tensione a Vicenza tra le forze dell’ordine e un centinaio di manifestanti, appartenenti soprattutto al centro sociale ed altre associazioni locali, che protestano per la costruzione dell’Alta Velocità e pro Palestina. (ANSA)

 

Per quanto riguarda il secondo corteo ‘Giù le mani dalla città’, previsto in partenza per le 15 da Porta Venezia, nonostante agli organizzatori questa mattina sia stato notificato il divieto di arrivare in piazza Duomo, il percorso postato sui social del centro sociale milanese indica infatti come punto d’arrivo proprio la piazza della cattedrale. La prescrizione del questore prevede il termine della manifestazione in piazza Fontana. 

La prescrizione non impedisce comunque che durante la gestione dell’ordine pubblico possa essere presa una decisione differente e venga permessa la prosecuzione. Allo stato attuale, quindi, il percorso previsto andrà da piazza Oberdan lungo la circonvallazione fino a piazza Medaglie D’Oro, e poi in corso di Porta Romana, a risalire, viale Sforza, largo Augusto e piazza Fontana. Un primo corteo, sempre previsto per oggi nell’ambito della mobilitazione nazionale dal titolo ‘Giù le mani della città’ partirà invece alle 12 da piazza Duca D’Aosta, nei pressi della stazione Centrale, per poi entrare in via Melchiorre Gioia girare in viale della Liberazione e arrivare in Porta Venezia per ricongiungersi alla partenza dell’altro.

Intanto un blitz con fumogeni e uno striscione con la scritta ‘Questa città di chi pensate che sia? Casa, reddito cittadinanza per tutti’ è stato realizzato da un gruppo di antagonisti del Lambretta nella zona di via Watteau, dove si trova la ormai ex sede del Leoncavallo sgomberato lo scorso 21 agosto e ancora presidiato dalle forze dell’ordine. 

Salvatores, importante manifestare per il Leoncavallo

“E’ importante esserci per il Leoncavallo e per dare il segnare che non siamo pecore che seguono una cosa, che c’è anche altra gente”: parola del premio Oscar Gabriele Salvatores che con gli altri esponenti di The Comedians, pièce teatrale che fece scalpore nel 1985 e proprio oggi festeggia a Fuoricinema i suoi quarant’anni, ha dato l’adesione alla manifestazione indetta dopo lo sfratto esecutivo del 21 agosto. Salvatores – insieme a Bebo Storti, Paolo Rossi, Renato Sarti, Gigio Alberti, Claudio Bisio, Antonio Catani – sarà nel pomeriggio a celebrare lo spettacolo che nel 2021 è anche diventato un film è conferma il suo sostegno al centro sociale.

Le mamme del Leoncavallo: ‘Il messaggio oggi è la necessità di andare avanti’

“Lo sfratto che hanno eseguito è stata l’occasione ma questa manifestazione vuole ribadire la necessità di spazi in una città come Milano, vuole ribadire la necessità di andare avanti”. Marina Boer, presidente dell’associazione Mamme antifasciste del Leoncavallo, lo ha spiegato prima della partenza del corteo ‘Giù le mani dalla città’.

Insomma non un riconoscimento “museale” di quanto ha fatto nei suoi primi cinquant’anni di vita il centro sociale più famoso della città se non d’Italia ma il ribadire “la necessità” di continuare. “Abbiamo lanciato la manifestazione per avere una risposta dall’esterno e speriamo che sarà molto partecipata e molto eterogenea”. 

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