Gli attori hanno lavorato assieme per la serie tv dal 2010 al 2015, poi sono tornati in scena per i tre film. L’ultimo in uscita in questi giorni è segnato dalla mancanza di Lady Violet, interpretata da Maggie Smith, scomparsa un anno fa
Jim Carter, 77 anni e una carriera teatrale e cinematografica di primo piano, ma per tutti l’inappuntabile maggiordomo Charles Carson, continua a stupirsi. Per esempio quando è stato riconosciuto da un turista cinese ad Anghor Vat, in Cambogia, o quando, con una flotta di auto scure, tutta la troupe è stata scortata alla Casa Bianca perché Downton Abbey era la serie tv preferita dell’allora First Lady Michelle Obama. foto 1 foto 2 | video
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IL TERZO FILM – Arrivati al terzo e definitivo film (il titolo The Grand Finale non lascia adito a dubbi), nelle sale dall’11 settembre, gli attori della serie per antonomasia, che ha non solo cambiato i connotati agli sceneggiati in costume, ma che è diventata un esempio per chiunque sia venuto dopo, si sentono un po’ reduci, come hanno raccontato al quotidiano britannico The Times.
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LA SCOMPARSA DI MAGGIE SMITH – La scomparsa, il 27 settembre del 2024, di Maggie Smith, la brillantissima e superconservatrice Lady Violet Crawley, era di per sé un segnale. Lady Violet si è congedata nel secondo film, passando le redini a Lady Mary, ossia l’attrice Michelle Dockery. Ma era evidente che, dopo 15 anni, erano tutti troppo cambiati per fingere giovinezze ormai maturate e mezze età ormai virate al bianco. Resta che la vicenda della famiglia aristocratica britannica, che nelle sei stagioni televisive, ideate e in gran parte scritte da Julian Fellowes, si concentra tra 1912 e 1926, e, nei tre film si affaccia negli anni Trenta del Novecento, ha segnato anche le vite non solo degli attori protagonisti. Ma anche di quelli che sono passati di sfuggita.
GLI “SCOMPARSI” – Il caso più noto, in questi giorni, è il secondo “marito” di Lady Mary, Henry Talbot: il ritiro dell’attore Matthew Goode per fare altro è stato lo spunto per creare lo “scandalo” del divorzio nel Grand Finale, che rimette in difficoltà la famiglia. Ma gli scomparsi, per loro scelta, sono stati parecchi: la prima, nota, è stata Jessica Brown Findlay che interpretava Lady Sybil, la più giovane e ribelle delle figlie di Robert Crawley, Conte di Grantham, che sposa lo chaffeur, Tom, interpretato dall’irlandese Allen Leech, che invece è rimasto quasi sempre nel cast. La morte per parto di Sybil, che ha fatto piangere pure Fellowes, ha “liberato” Jessica che ha interpretato la serie Harlots in abiti settecenteschi e poi la distopica Brave New World che ha avuto così poco successo da essere cancellata dopo una stagione. Non un grande affare, insomma.
IL CASO THEO JAMES – È andata molto meglio a Theo James che faceva la parte, abbastanza ridicola, del giovane diplomatico turco che muore durante un amplesso con Lady Mary e viene quindi trasportato in camera per nascondere (inutilmente) il misfatto. James è diventato un vero divo, tra The White Lotus, Sanditon (da cui pure si è sottratto) e The Gentlemen, di cui è protagonista, solo per parlare delle serie tv. Per inciso, Fellowes si è ispirato a un fatto vero. E non è stato il solo caso. Lily James, che interpretava una più rilevante Lady Rose, è uscita di scena sposandosi ed è andata a fare, letteralmente, Cenerentola-Cinderella, in un film del 2015 che, nonostante la regia di Kenneth Branagh e la presenza di Cate Blanchett come matrigna, non ricorda nessuno.
ADDIO MATTHEW – Molto rimpianto è stato Dan Stevens, ovvero Matthew Crawley, primo marito di Lady Mary: la sua morte dopo essere scampato pure alla Prima guerra mondiale, ha lasciato lei erede della tenuta, ma gli spettatori affranti. Nessun dramma: Dowton Abbey l’ha lanciato e lui ha colto l’occasione. Nel 2017, tra i tanti film, era la Bestia/Principe Adam ne La Bella e la Bestia con Emma Watson. Quest’anno è in L’esorcismo di Emma Schmidt con Al Pacino.
I PROTAGONISTI – Ma che cosa è successo, invece, ai protagonisti fedeli? Elizabeth McGovern, che interpreta l’americana Lady Grantham, era già una star. E lo era diventata nel 1984 con C’era una volta in America. Altro inciso: il regista di Grand Finale e del film precedente è, dal 1992, suo marito, il britannico Simon Curtis. Alla domanda se lui fosse, nella vita reale, il Lord Grantham di Elizabeth, ovvero l’aristocratico inglese che sposa una ricca statunitense, Curtis ha risposto che piuttosto era il suo Carson. Altro giro di valzer: Carson, ovvero Jim Carter, nella vita vera è sposato con la straordinaria Imelda Stauton che nei primi due film di Dowton Abbey (2019 e 2022) è la baronessa Maud Bagshaw, dama di compagnia della regina Mary e quindi, a differenza del marito, si muove solo nei piani alti della casa.
LORD GRANTHAM – Quanto a Lord Grantham, ovvero Hugh Bonneville, grande attore shakespeariano, deve proprio al suo ruolo la fama mondiale. Con un aspetto più anziano dei suoi attuali 62 anni, Bonneville è diventato il Lord per eccellenza, tanto da interpretare Lord Mountbatten ne Il palazzo del Viceré (2017). Eppure è sulla scena da 30 anni. nel 1999 era, per esempio, nel cast di Notting Hill. Michelle Dockery, ovvero Lady Mary, che alla Mostra del cinema di Venezia si è presentata incinta del primo figlio, a 43 anni, ha lavorato molto in questi anni. Ma difficile ricordarsela per qualche altro ruolo che non sia la acida e volitiva primogenita dei Crawley.
NESSUNA COME LADY VIOLET? – Dopodiché Maggie Smith meriterebbe un articolo a parte. Basti qui ricordare che Fellowes ha confessato di non starle simpatico. Di più: ne era terrorizzato. Si erano conosciuti sul set di Gosford Park, nel 2001, un film di Robert Altman di cui Julian Fellowes aveva scritto la sceneggiatura, vincendo anche un Oscar. Lei ricopriva un ruolo simile a quello di Lady Violet: la contessa di Trentham. E doveva pronunciare una battuta che agli americani non faceva affatto ridere. Fellowes era già sicuro che sarebbe stata cancellata quando Maggie assicurò che l’avrebbe pronunciata nel modo giusto. Così fu. E la brevissima battuta finì su tutti i trailer. Folgorante e molto british.
NON DIMENTICATE MRS PATMORE – Non è solo lei che ricorderemo di Downton Abbey, ovviamente. E c’è perfino un personaggio che forse ci rimarrà più impresso: l’inossidabile signora Beryl Patmore, la cuoca, la regina del “piano di sotto”, interpretata da una simpaticissima Lesley Nicol, sorridente come sempre anche sul red carpet di Venezia, quest’anno.