“Tinto Brass dopo La chiave voleva fare il bis e mi propose Miranda, ma quando è troppo è troppo. Poi mi proposero le copertine di Playboy e Playmen con riunioni dove mi parlavano di pezzetti di glutei e di qualche pelino, non avrebbero mostrato altro di me, ho risposto che non ero un pollo arrosto”. Stefania Sandrelli ricorda il suo percorso artistico con il Corriere della sera. Tra le parti rifiutate, una spicca su tutte: disse no a Francis Ford Coppola, che la voleva per un ruolo del padrino.

“Lui è il cinema, ma la parte era identica a Sedotta e abbandonata. Gli dissi: sono la vergine nazionale non posso diventare la vergine internazionale. Poi c’è il no subìto, Il Giardino dei Finzi Contini davo già le battute a De Sica quando subentrò Dominique Sanda, per colpa di un produttore che un paio di volte mi ha messo i bastoni tra le ruote e non so cosa gli ho fatto. Dominique venne da me: ti devo dire una cosa, hanno preso me. Ma sono stata felice per Dominique, lo dico sinceramente”

Come madre è stata protettiva:

“Blas Roca Rey lasciò mia figlia Amanda e non si comportò bene, la fece soffrire, un po’ gratuitamente. Amanda mi rimproverò, ricordati che è il padre dei tuoi nipoti, e con noi figli sei stata libertaria”

La figlia Amanda nacque dalla relazione con Gino Paoli.

“Era un adorabile bugiardo, che avesse una moglie, e stavamo insieme, lo seppi da mia zia, a cui risposi: ma io mica me lo devo sposare”