I primi otto giri: perfetti. Partito dalla pole position, in testa alla prima curva, quindi capace di accumulare diversi decimi di vantaggio, fino a superare abbondantemente il secondo. Poi, al nono dei 13 passaggi previsti, all’ingresso della curva 10, l’errore. L’anteriore che se ne va e Alex Marquez (BK8 Gresini Racing MotoGP™) che dice addio a 12 punti fino a quel punto quasi certi. L’episodio ha consegnato la vittoria della Tissot Sprint del Gran Premo Monster Energy della Catalogna al fratello Marc (Ducati Lenovo Team). Su un piatto d’argento. Al collo, l’ufficiale di Borgo Panigale si è messo la medaglia d’oro numero 14 dell’anno. Su quindici tentativi.

Il podio

Nel sabato pomeriggio di Barcellona la seconda posizione è andata a Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP), con Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team) a completare il podio. Grande bagarre infine per il quarto posto, con tre KTM divise da meno di un decimo sotto la bandiera a scacchi.

La partenza

Al via è stato subito show. Alex Marquez ha affrontato la prima curva indisturbato, con il fratello Marc subito dietro e tallonato da Pedro Acosta (Red Bull KTM Tech3). Nel cambio di direzione che precede la seconda curva Quartararo ha superato con slancio entrambi passando da quarto a secondo. 

Poco più tardi, alla curva 10, un attacco di Marc Marquez su Quartararo per il secondo posto, scintille fra i due. Il francese è riuscito a chiudere la porta, ma la sua M1 si è scomposta. Il numero 93 ne voleva approfittare, ma l’asso della Yamaha si è di nuovo confermato davanti. Acosta, in agguato, ne ha approfittato per mettersi in scia al francese.

Ancora sorpassi

Marc Marquez ha così iniziato il secondo giro in quarta piazza. Alla prima curva, con un doppio sorpasso, si è rimesso secondo. Quartararo e Acosta si sono scambiati le posizioni diverse volte, con il transalpino ad avere la meglio. Nel frattempo Alex Marquez, davanti, ne approfittava per prendersi qualche metro di vantaggio. 

Sfida tra KTM

Acosta, quarto, al terzo giro è stato superato da Di Giannantonio e ha iniziato a perdere terreno sui leader. A circa metà dei 13 passaggi previsti è stato ripreso da altre due RC16. Quelle del compagno di squadra Brad Binder e di Enea Bastianini (Red Bull KTM Tech3), con i quali s’è innescata un’accesa battaglia. 

Il patatrac

In fuga, all’inizio del nono giro, Alex Marquez aveva quasi un secondo e mezzo di vantaggio sul fratello Marc, con Quartararo terzo e Di Giannantonio a seguire, tutti abbastanza sgranati. 

Poi l’errore del numero 73 alla curva 10. Lo pneumatico anteriore della sua GP24 che dice basta, il fumo che si alza dalla via di fuga mentre la Ducati rallenta nella ghiaia e il pilota gesticola frustrato. Sprint finita e 12 punti, importantissimi, buttati. Perché se il fratello Marc lascerà Barcellona con almeno 185 lunghezze in più di lui, domenica sera, la settimana prossima a Misano avrà il primo match point della stagione. Il sei volte iridato della classe regina potrà dunque mettere le mani sul settimo titolo con largo anticipo. Ora il divario è di 187 punti. 

Al traguardo la lotta fra like KTM è andata ad Acosta, davanti a Bastianini e Binder in volata. 

A punti anche le RC213V di Johann Zarco (Castrol Honda HRC), settimo, e Luca Marini (Honda HRC Castrol), ottavo. Il migliore in sella alle Aprilia è stato Ai Ogura (Trackhouse MotoGP Team), nono.

Incidenti e cadute

A terra l’ufficiale di Noale Marco Bezzecchi, colpito da Fermin Aldeguer (BK8 Gresini Racing MotoGP) all’ottavo giro. In quello precedente il box Aprilia aveva perso Jorge Martin, coinvolto in un capitombolo insieme a Franco Morbidelli (Pertamina Enduro VR46 Racing Team). 

 

Partito 21°, Francesco Bagnaia ha chiuso in quattordicesima posizione un sabato incolore. 

GP della Catalogna, gli orari

Domani alle ore 14 l’appuntamento decisivo del fine settimana della classe regina, con la gara del GP della Catalogna. Il warm up alle 9:40.

QUI la classifica completa della Tissot Sprint.