Sabato “caldo” a Vicenza
Irruzione dei No Tav: lanci di letame, semi e picconi per sollevare il cemento. Forze dell’ordine impegnate sul fronte sicurezza in Fiera e proteste
Il corteo No Tav (Colorfoto/F. Dalla Pozza)
Sabato 6 settembre, ore 12.30
Terminata la mobilitazione No Tav
Dopo la tappa alla stazione ferroviaria di Vicenza, con gli interventi degli attivisti, è terminata la mobilitazione No Tav che questa mattina ha interessato parte della città e il cantiere dell’Alta Velocità-Alta Capacità a Ca’ Alte.
Ore 11.30
Lanci di letame e semi e picconi per sollevare il cemento
Un gruppo composto da una ventina di persone si è separato dai dimostranti e, passando per l’interno del bosco, è riuscito a fare irruzione nel cantiere Tav. Hanno tentato e di sollevare la pavimentazione con dei picconi lanciato semi e letame prima di essere dispersi dalle forze dell’ordine tramite l’uso degli idranti .Poco dopo gli idranti hanno colpito anche anche chi era rimasto al presidio principale.
A breve i manifestanti si sposteranno in stazione ferroviaria, dove è prevista la terza tappa della mobilitazione, con interventi degli attivisti.
Ore 11
No Tav, i manifestanti stanno entrando nei cantieri
La protesta si è concentrata a Ca’ Alte dove i manifestanti stanno cercando di entrare nei cantieri Tav. Presenti sul posto le forze dell’ordine.
Gli atti dimostrativi al Bosco di Ca’ Alte sono iniziati poco dopo le 10.30. I manifestanti – circa un centinaio – vestiti con cappelli di paglia, hanno raccolto borse piene di semi e si sono avvicinati al cantiere dell’Alta Velocità-Alta Capacità dall’interno del bosco; hanno iniziato a battere sulle reti e ad allestire degli striscioni, mentre lanciavano all’interno del cantiere semi e letame.
Ore 9
Il traffico a Ponte Alto è ripreso regolarmente
Poco dopo le nove i manifestanti si sono mossi dalla rotonda di Ponte Alto verso il bosco di Ca’ Alte, ai Ferrovieri, dove a breve inizieranno gli atti dimostrativi.
Il traffico a Ponte Alto è quindi ripreso regolarmente.
Ore 8.30
Un flash mob e manifestazioni contro i cantieri dell’Alta Velocità e pro Palestina
Un galeone di animali di cartapesta, una metaforica arca di Noé per “cambiare rotta”. La rotta dei cantieri Tav, sempre più incombenti, la rotta del cambiamento climatico. È il flash mob messo in scena stamattina, sabato 6 settembre, dagli attivisti del centro sociale occupato Bocciodromo sulla rotonda di Ponte Alto, e che ha dato il via a una giornata di manifestazioni e proteste, che interesserà, da quanto annunciato, anche la zona di Ca’ Alte e della stazione ferroviaria.
Pochi minuti prima delle nove le forze dell’odine hanno bloccato il traffico davanti al supermercato Esselunga, dove i manifestanti, mascherati da animali, hanno montato la struttura in legno e iuta del galeone – lo stesso che verrà utilizzato anche nella manifestazione di oggi pomeriggio – con le “vele” ricavate da bandiere No Tav e della Palestina, rallentando il flusso di auto dirette al quartiere fieristico, dove è iniziata la seconda giornata della Fiera dell’Oro.
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Sabato “caldo” per Vicenza tra Fiera e Tav
Una giornata impegnativa per le fotze dell’ordine quella di oggi, sabato 6 settembre, sul fronte sicurezza e manifestazioni a Vicenza.
Alle 8.30 di questa mattina partirà dalla rotatoria di Ponte Alto la manifestazione contro i cantieri della Tav, che quasi inevitabilmente avrà anche un risvolto pro-Palestina e nella condannare la presenza di operatori israeliani in fiera.
Il corteo, diretto verso la stazione, attraverserà alcune vie della città, ponendo una sfida aggiuntiva alla gestione della viabilità e dell’ordine pubblico.
Il piano prevede inoltre l’impiego della polizia scientifica, pronta a documentare eventuali criticità, e la presenza costante del personale della Digos per monitorare l’andamento della manifestazione. Fondamentale sarà anche il lavoro della centrale operativa, chiamata a coordinare tutto in tempo reale.
Prosegue anche a Vicenzaoro il piano sicurezza predisposto dalla questura e condiviso con tutte le forze dell’ordine coinvolte nel presidio dell’area fieristica e delle principali vie di accesso alla città. Una macchina organizzativa che, da oggi e fino al 9 settembre, vedrà impegnati circa 45 operatori al giorno, tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale.
Alcune postazioni saranno fisse, soprattutto ai varchi di accesso, mentre altre pattuglie mobili si muoveranno costantemente attorno al quartiere fieristico per garantire il controllo dinamico dell’area. Tutte le pattuglie esterne saranno coordinate dall’ufficio di polizia fiera, una “mini questura” attivata appositamente per l’evento.
È previsto anche il pattugliamento aereo tramite elicottero, che sorvolerà periodicamente la zona per avere una visione completa della situazione e garantire un pronto intervento in caso di necessità.