Soltanto a mente fredda si potrà valutare se Italia-Brasile, semifinale dei Mondiali 2025 di volley femminile, sia stata la partita più bella della storia della pallavolo. Forse non così brillante dal punto di vista tecnico, forse non spettacolare per i puristi, ma indubbiamente superlativa per intensità emotiva, ribaltoni, colpi di scena, imprevisti: è successo di tutto a Bangkok, dove dopo due ore e quindici minuti di autentica battaglia sono state le azzurre a prevalere per 3-2 (22-25; 25-22; 28-30; 25-22; 15-13).
Durante il riscaldamento si è infortunata Sarah Fahr, che si è fatta male al piede destro dopo uno scontro fortuito con Myriam Sylla: non si presenta per cantare l’Inno di Mameli perché lo staff medico è alle prese con il trattamento sanitario, ma poi entra in campo e gioca da titolare con indosso una vistosa fasciatura, senza mai mollare e stringendo i denti in un incontro rivelatosi infinito. Si temeva che la centrale non potesse giocare e invece è stata schierata regolarmente, ma poi si è materializzato un altro brivido.
Sul 15-18 del primo set, tra l’altro firmato proprio da Fahr in primo tempo, Alessia Orro è caduta male e si è procurata un fastidio alla caviglia destra. La palleggiatrice è stata sostituita da Carlotta Cambi, è stata prontamente medicata ed è riuscita a rientrare nel secondo parziale, fornendo tutto il proprio contributo nella maratona contro le verdeoro. Sul 10-17 è stata sostituita un’imprecisa Paola Egonu ed è subentrata Ekaterina Antropova, che è poi rimasta in campo per tutto il secondo set e fino al 22-22 del terzo.
Soltanto a quel punto è rientrata la veneta che ha anche offerto alla squadra un set-point e ne ha annullato uno alle rivali nel concitato finale del terzo parziale. Dalla quarta frazione è tornata titolare ed è risultata impattante, mettendo tra l’altro a segno il punto che ha chiuso la contesa. Gabi e compagne si erano portate anche sul 13-12 nel tie-break, ma poi nel momento caldo è emersa la caratura delle Campionesse Olimpiche di Parigi 2024, che hanno così staccato il biglietto per l’atto conclusivo da disputare contro la Turchia.