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Giulio Gori e Simone Lanari

In tanti a Livorno venerdì, oggi nuovi appuntamenti da Prato a Siena fino a Grosseto per sostenere la Global Sumud Flottilla. A rischio denuncia chi ha occupato i binari a Pisa

Una mobilitazione per la Palestina che monta ogni giorno di più. Una valanga, partita dal corteo di Genova dello scorso fine settimana, che anche in Toscana vede moltiplicarsi manifestazioni, presidi, blocchi, per chiedere la fine del «genocidio» nella Striscia e al governo italiano di garantire la sicurezza della Global Sumud Flotilla, in viaggio verso Gaza. Lo scorso week-end, alla partenza della Flotilla, aveva fatto clamore la frase di un camallo genovese: «Se perdiamo il contatto con le nostre barche anche solo per 20 minuti, blocchiamo tutto: blocchiamo l’Europa, le strade, le scuole». Ora anche in Toscana spuntano i segnali di un fronte pro Palestina che non vuole attendere l’eventuale stop alla Flotilla.

Oggi è in programma una valanga di manifestazioni: solo per citare le città, alle 11 flash mob Firenze su ponte Santa Trinita (nella foto), alle 17 presidio a Prato in piazza dell’Università, sit-in a Siena alla Lizza e presidio a Pisa alle logge dei Banchi, alle 20 a Grosseto fiaccolata da Bastione Garibaldi, alle 20.30 fiaccolata a Lucca da piazzale Verdi e alle 21.30 fiaccolata a Massa da piazza della Stazione.



















































L’evento più importante, e più sensibile, sarà alle 18 a Firenze, col corteo da San Marco fino a lungarno Vespucci (vicino al consolato Usa), passando per piazza Santa Maria Novella. Attesi disagi, sigillati da Alia i cassonetti lungo il percorso, modifiche a 16 linee di At.

Venerdì invece è stata la volta di Livorno, con una manifestazione con più di mille persone da piazza Grande alla terrazza Mascagni. Bandiere palestinesi e della pace hanno cambiato percorso e sono andate fin dentro il porto dietro lo striscione «Stop genocide, free Palestine». Lo scatto arriva da Cgil e Filt Cgil di Livorno, che annunciano che «nel caso la missione umanitaria venisse ostacolata o, peggio, violentemente repressa, mobiliteremo i portuali e tutto il mondo del lavoro: siamo pronti a bloccare le attività nei porti di Livorno e Piombino». 

Anche l’Università di Pisa «appoggia l’iniziativa umanitaria» della Flotilla». «Auspichiamo che nessuna violenza sia esercitata nei confronti degli uomini e delle donne a bordo delle imbarcazioni — dice una nota dell’Università — In parallelo sono stati attivati corridoi umanitari che consentiranno di accogliere a Pisa studenti e studentesse palestinesi».

Giovedì sera il corteo organizzato a Pisa da piazza Garibaldi a piazza Stazione, con 1.500 persone, aveva visto una parte di manifestanti, qualche centinaio di giovani, entrare nella stazione e invadere i binari, bloccando alcuni treni (tanto che ieri la Questura ha fatto sapere che trasmetterà un’informativa alla Procura a carico delle persone che hanno guidato il corteo, per interruzione di pubblico servizio).

A Firenze, sempre giovedì sera, più di mille persone sono arrivate in piazza Dalmazia per il nono appuntamento di «Urlo per Gaza», promosso dal collettivo di fabbrica ex Gkn e da Arci. Raccolta dietro lo striscione «Firenze lo sa da che parte stare», la folla ha fermato per 20 minuti la circolazione sulla linea T1 della tramvia. Giovedì, 250 persone si erano invece raccolte per Gaza al porto di Carrara.


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6 settembre 2025 ( modifica il 6 settembre 2025 | 19:19)