La sorella Rossana e il figlio Andrea Camerana, e poi Silvana e Roberta, figlie del compianto e amatissimo fratello Sergio. Per Giorgio Armani la famiglia è sempre stata al centro del suo mondo, il suo inner circle da cui fino al 1985 ha fatto parte Sergio Galeotti, socio, partner e confidente e che poi ha accolto Leo Dell’Orco, suo braccio destro (e molto di più) che da tempo viveva con lui, lavorava al suo fianco ed era il custode “dei suoi pensieri più intimi”. Oggi fa parte della famiglia che piange la morte del suo capostipite visionario ed è pronta a mantenerne viva la legacy.

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Giorgio Armani e Leo Dell’Orco

Giorgio Armani e Leo Dell’Orco: il primo incontro a metà degli anni ’70

Giorgio Armani e Leo Dell’Orco si incontrano per la prima volta nel 1976. Il designer ha da pochi mesi fondato insieme a Galeotti la Giorgio Armani S.p.A di cui avevano presentato ufficialmente la prima collezione mentre Leo, all’anagrafe Pantaleo, arrivato a 10 anni a Milano dalla Puglia con la madre, la nonna e i suoi quattro fratelli, lavorava alla Snam ma si dilettava anche come modello. Giorgio, 42 anni e Leo, 18 in meno, stringono subito amicizia in una Milano vibrante e piena di speranze. “Ci siamo conosciuti ai giardinetti di via Tiraboschi, qui a Milano: il suo cane aveva iniziato a giocare col cane di un mio amico, con cui stavo passeggiando”, ha raccontato Dell’Orco in un’intervista a d di Repubblica nel 2023, “Avevo 24 anni, lavoravo da anni alla Snam, prima come pubblicitario e poi come disegnatore industriale. Ho cominciato a fare il modello per le aziende con cui collaborava”.

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Leo Dell’Orco al termine della sfilata Emporio Armani lo scorso giugno

Da quel momento Leo entra nella vita del designer piacentino (“Mi ricordo la nostra prima sfilata a New York nel 1980, al Rockefeller Center: ho sfilato anche io, in coppia con Iman. Memorabile”, ha ricordato sempre al quotidiano), sostenendolo anche nel momento più difficile segnato dalla scomparsa del compagno e socio Sergio avvenuta il 14 agosto 1985 a causa delle complicanze dell’AIDS. Un legame che diventa sempre più forte ma sempre vissuto nella massima discrezione: Leo e Giorgio vivono insieme, lavorano insieme e sognano insieme.

Le parole di Giorgio Armani sul rapporto con Leo Dell’Orco

Nella autobiografia di Re Giorgio, Per amore, edita da Mondadori Electa, Collana Rizzoli Illustrati e pubblicata nel novembre del 2022, Armani dedica parole di affetto e stima per Leo. “In realtà si chiama Pantaleo è la persona cui ho affidato i miei pensieri più privati, personali, di lavoro e non, che ha saputo tenere per sé con grande riserbo”. Concetto ribadito anche al Corriere della Sera: “I miei pensieri più intimi e personali, li confido sempre e solo a Leo, collaboratore fidato e carissimo amico che mi è vicino da sempre e che ormai da tempo è parte della famiglia”.

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Giorgio Armani con Leo Dell’Orco e la nipote Silvana Armani

Una simbiosi nel privato e nel lavoro. “No, non sono innamorato, sono un po’ indifferente a quello, perché faccio i conti e dico: è inutile essere innamorato e dare poco spazio al tuo amore, perché lo spazio non ce l’ho”, aveva poi spiegato Re Giorgio, “Salvo l’affetto profondo per Leo Dell’Orco, che vive da anni insieme a me, e rappresenta la persona a me più vicina”.

Ma chi è Leo Dell’Orco?

Nato a Bisceglie, in provincia di Bari, il 2 novembre 1952, Leo Dell’Orco è oggi responsabile dell’ufficio stile uomo del Gruppo Armani. A 10 anni si trasferisce a Milano con la mamma, la nonna e i fratelli per riscrivere il proprio destino. Cruciale l’incontro con Armani a metà anni ’70. Moda ma anche sport: “Da giovane ho anche militato nel Milan. EA7 si chiama così in onore della maglia di Shevchenko, la numero 7”, ha raccontato sempre a Repubblica, raccontava: “preferisco stare dietro le quinte e fare le cose importanti da lì, tutto qui […] Credo che Giorgio non mi abbia mai detto bravo. Cara grazia se mi ha dato una pacca sulla spalla. Ma non ne soffro, ormai so come ragiona. E un’altra cosa: fosse per lui, farebbe tutto e subito. Non gli si sta dietro”.

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Leo e Giorgio al termine della sfilata Giorgio Armani Uomo PE 2022 alla Milano Fashion Week

Il primo endorsement ufficiale è nel giugno 2021, quando Armani, al termine della sfilata uomo alla Milano Fashion Week esce mano per mano con Leo in una vera e propria investitura pubblica come suo erede. “Era giusto uscire con Leo che da cosi tanti anni mi aiuta sulle collezioni maschili, è il mio collaboratore ed è molto bravo così come mia nipote Silvana sulla donna. Ecco, sto preparando il mio futuro con le persone che ho in carico adesso”, aveva spiegato re Giorgio. Un passaggio di consegne reso ancora più palese lo scorso giugno, quando nelle ultime sfilate maschili con lo stilista in convalescenza, è Leo ad uscire in passerella e prendersi gli applausi al fine degli show.

Leo Dell’Orco è presidente di Olimpia Milano

Nel luglio del 2019, Leo Dell’Orco diventa presidente del consiglio d’amministrazione della Pallacanestro Olimpia Milano acquisita nel 2008 da Giorgio Armani. Sotto la guida di Dell’Orco, l’Olimpia vince lo scudetto 2022, quello del 2023, la Supercoppa 2020, la Coppa Italia 2021 e 2022, oltre a raggiungere le Final Four di EuroLeague 2021.

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Leo Dell’Orco è presidente dell’Olimpia

L’anello di Leo salvato a Pantelleria da Giorgio

Sempre molto riservato, Armani fece un’eccezione raccontando al Corriere un episodio con protagonista un anello per lui molto speciale, un solitario montato su una fascia d’oro, regalo di compleanno di Leo Dell’Orco. Nell’agosto 2022, quando ci fu un grande incendio a Pantelleria, il designer scomparve nella sua splendida dimora dell’isola proprio per salvare il prezioso ricevuto in regalo solo qualche settimana prima, e non solo.

“È un anello meraviglioso, con un diamante. Me l’ha regalato Leo, e lo dovevo salvare”, la sua candida confessione, “è l’anello che mi ha regalato per il mio compleanno, non lo trovavo. E poi ho messo in salvo le foto di Sergio (Galeotti)”. Le sue persone del cuore, sempre e per sempre.