L’ultima serata del Festival di Venezia 2025 non poteva che partire con un ricordo commosso e doveroso di Giorgio Armani. Il Re della moda è morto il 4 settembre 2025 e il mondo intero ne piange la scomparsa. La kermesse si conclude oggi che è stata aperta la camera ardente per l’ultimo saluto, prima di funerali in forma privata. Dal palco, Emanuela Fanelli lo ha ricordato e la reazione dei presenti in sala è stata spontanea e bellissima.

Il ricordo di Giorgio Armani

L’inizio della diretta della cerimonia del Festival di Venezia ha visto Emanuela Fanelli annunciare il Premio degli spettatori Armani Beauty. Sentire quel cognome ha d’istinto fatto scattare un applauso in sala. La conduttrice non ha fatto neanche in tempo a concludere la propria frase, che le mani di tutti battevano senza sosta.

Lentamente ci si è alzati in piedi e il rumore si è fatto più forte, compatto e vivo. Sullo schermo campeggiava una foto di Giorgio Armani proprio al suo arrivo a Venezia, anni fa. Un bellissimo scatto in bianco e nero, osservato da presenti e spettatori commossi. Una perdita enorme per la moda e non solo.

Le parole di Emanuela Fanelli

C’è un tempo per scherzare e uno per essere seri. Un’attrice del calibro di Emanuela Fanelli è in grado di muoversi abilmente tra i due e così ha fatto a Venezia. Eccezionale nel suo omaggio ad Armani, così come in precedenza nel suo intro comico, che ha strappato risa e applausi.

Ecco le sue parole in memoria del Re della moda: “Giorgio Armani, orgoglio italiano nel mondo. Maestro d’arte e bellezza, con una visione inconfondibile di eleganza e stile. E soprattutto, una persona gentile. Giorgio Armani ha capito da subito l’importanza del connubio moda e cinema. E da sempre è stato vicino alla Mostra del Cinema di Venezia”.

Infine, dopo aver invitato sul palco il curatore della Biennale Architettura 2025, Carlo Ratti. Questi, dopo aver ringraziato e salutato Armani, ha svelato chi ha vinto il premio a lui dedicato: Il film vincitore del premio degli spettatori Armani Beauty è Calle Malaga di Maryam Touzani”.

Un messaggio per Gaza

La regista e attrice marocchina ha ringraziato il pubblico e suo marito (anche suo produttore), ricordando come questa pellicola sia nata per riuscire a superare la perdita di sua madre. Al termine del suo discorso, ha poi voluto sfruttare il palco di Venezia per lanciare un messaggio molto importante: “Non posso dimenticare l’orrore inflitto con tale impunità ogni minuto, ogni secondo, sulla gente di Gaza e il popolo palestinese.

In quanto madre, mi reputo fortunata nel poter guardare mia figlia mentre parlo. Quante madri hanno perso i loro figli, quanti bambini hanno perso i loro genitori e perso tutto. Quanti ancora fino a che questo orrore avrà fine. Ci asciughiamo le lacrime e andiamo avanti ma ci rifiutiamo di rinunciare alla nostra umanità. (…) Grazie al Festival di Venezia per essere un luogo libero in cui potersi esprimere. La politica può fallire ma l’arte sarà sempre la casa della giustizia, giustizia e umanità”.