Cristoforo Filetti, siciliano, è uno dei preparatori atletici di Luis Enrique: “Qui vivo ogni giorno il mio sogno, ma domani mi piacerebbe lavorare con la Nazionale”
Antonio Foti
6 settembre – 20:28 – ACIREALE (CATANIA)
“Pensavamo di essere più forti dell’Inter, ma non credevamo che i valori in quella partita, fossero così marcati a favore del Paris Saint Germain”, esordisce così il preparatore atletico del PSG, Cristoforo Filetti, a margine di una premiazione che lo ha visto protagonista nella sua Acireale in provincia di Catania. C’è un pezzetto di Italia, quindi nella Champions, vinta con merito dalla squadra allenata dallo spagnolo Luis Enrique. “L’errore dell’Inter, secondo noi, è stato pressarci nella nostra metà campo, così facendo si aprivano spazi notevoli e per il nostro attacco stellare è stato semplicissimo affondare”. Laureato all’Università “Tor Vergata” ha fatto parte dello staff tecnico di Roma, Salernitana e Lodigiani, prima di approdare, nel 2020, al PSG. “Il segreto? Credo che Luis Enrique (che cadendo in bici si è fratturato la clavicola proprio in questi giorni) sia stato abilissimo a saper miscelare grinta, aspetto mentale, fisico, di approccio alla gara, penso sia uno degli allenatori più forti al mondo in questo momento”.
Ha allenato, da preparatore atletico, fuoriclasse del calibro di Kylian Mbappé, Ousmane Dembélé, Fabian Ruiz, Vitinha, Lionel Messi: c’è un segreto in questi assi del calcio mondiale?
“I giocatori sono dei veri professionisti come pochi se ne vedono in giro. Pensano sempre all’azienda calcio, per questo motivo vivono le 24 ore della giornate pensando sempre agli allenamenti, all’alimentazione, alla qualità del sonno ed altri particolari che li rendono unici. Ousmane Dembélé nel particolare, credo diventerà il prossimo pallone d’oro. Per la Champions credo che gli avversari del PSG siano le inglesi, soprattutto Arsenal e City, delle tedesche il solo Bayern. Le italiane, penso siano ancora un passo indietro rispetto agli standard delle squadre sopramenzionate”.
Guardando in Italia, per il campionato appena iniziato, quale potrebbe essere la squadra da battere?
“Il Napoli credo sia la favorita anche quest’anno per lo scudetto. Conte è riuscito a costruire una squadra forte in tutti i reparti, lotterà fino alla fine con Inter e Juventus, ma secondo me, ha i numeri per continuare il ciclo”.
Un occhio alla nazionale: che ne pensa del cambio in panchina?
“Gattuso ha portato una mentalità vincente e di grande lottatore, insieme a Buffon e Bonucci, stanno plasmando un grande gruppo. Parteciperemo certamente ai mondiali”.
Perché tante difficoltà tra gli azzurri? L’Italia ha inanellato una serie di risultati negativi senza precedenti.
“Le prime 5 squadre in classifica nel nostro campionato non hanno attaccanti italiani: la Fiorentina ha un buon giocatore, Kean, lo sta dimostrando anche in nazionale. La crisi dei bomber è uno dei motivi per cui la squadra azzurra stenta”.
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“Sto già vivendo dal 2020 un sogno, per il futuro mi piacerebbe far parte della nazionale italiana ai mondiali, non è facile, per il momento lavoro sodo con il PSG, che ripeto è già un sogno”.
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