Caro Aldo,
cinquant’anni fa veniva presentato alle sale italiane «Amici miei». Cosa è rimasto di quella Italia mezzo secolo dopo? Oggi sarebbe riproponibile un film simile?Daniele Mosconi

Caro Daniele,
Dopo aver ricevuto la sua mail ho rivisto «Amici miei». È impressionante come, nonostante la velocità con cui tutto si consuma, alcune cose di quel film (divenuto poi una saga) siano rimaste, a cominciare ovviamente dalla «supercazzola» di Ugo Tognazzi. A me piace ricordare semmai la scena in cui Tognazzi, che interpreta il conte Mascetti, aristocratico decaduto, lascia la sua giovane fidanzata – per sempre, perché è troppa la differenza d’età, e insomma non devono vedersi mai più –, e lei alla fine del serioso pistolotto risponde: «Ci vediamo domani, solito posto, a mezzogiorno!», e lui di rimando: «Mezzogiorno e mezza!». Ma il vero mattatore di Amici miei è Adolfo Celi. All’apparenza serioso, in realtà duttile come i veri grandi attori, Celi a volte sovrasta i colleghi, e diventa grandioso nel sequel del 1982, nella scena del vedovo – «che bel vedovo!» –, in cui duetta magistralmente con il bravissimo Alessandro Haber. Intervistai il regista di Amici miei ventun anni fa. Mario Monicelli abitava alla Suburra, in un appartamento da studente fuori sede, con un divano letto sempre pronto alla bisogna. Poteva essere un personaggio del suo film, anche per la vena malinconica che a tratti emergeva nella conversazione. Il successo della commedia all’italiana lo spiegava così, come meglio non si potrebbe: «L’argomento è drammatico, trattato con umorismo. Il fine non è lieto. Il fondo è sempre amaro, pungente, a volte atroce; la commedia dell’arte nasce dalla fame e dalla morte, costringe ad arrangiarsi e a sopraffarsi; e da lì scaturisce il divertimento, è quella la vera catarsi. Ridere della fame e della morte, e lasciare gli stranieri a chiedersi, come sempre senza risposta: ma come fanno?». E comunque, per rispondere alla sua domanda gentile signor Mosconi, un film come quello oggi non lo farebbero più. Infatti non lo fanno.



















































7 settembre 2025 ( modifica il 7 settembre 2025 | 07:21)