L’antico e il nuovo si incontrano lungo un percorso lungo due millenni ma che, nella bellezza femminile, seguono un’unica direttrice che dall’antica Akragas giunge fino alla moderna Agrigento. Così nella sala “Gela” del museo archeologico 2Pietro Griffo” di Agrigento, difronte al maestoso cratere del 460 a.C trova spazio l’opera contemporanea “Vis-à-vis (Amazzone) (3)” di Giulio Paolini.di Giulio Paolini realizzata nel 2019 e che, grazie ai fondi ministeriali, è stata acquisita dal museo. Un’operazione finanziaria costata complessivamente circa 140 mila euro di cui, circa 14 mila di risorse dell’Ente parco.

Il Parco aveva già sperimentato forme di colloquio fra l’arte classica e quella contemporanea – dice ai microfoni di AgrigentoNotizie il presidente del consiglio del Parco, Giuseppe Parello – e adesso ha avviato una nuova dimensione che è quella di acquisire opere di arte contemporanea. L’avere acquistato un’opera di Paolini rappresenta una delle maggiori possibilità di espressione del dialogo che i visitatori possono cogliere confrontandosi con un’opera che – conclude Parello – racconta la bellezza indipendentemente dall’epoca in cui è stata realizzata”.

Trattative con Parigi concluse: il Parco archeologico compra l’opera d’arte “Vis à vis” di Giulio Paolini

AgrigentoNotizie è anche su Whatsapp. Seguici sul nostro canale.