Una donna è stata picchiata e accoltellata dall’ex marito a Marostica (Vicenza). La lama del coltello utilizzato nell’aggressione, di circa 14 centimetri, si è spezzata in diverse parti, alcune recuperate sul posto, mentre la punta è rimasta conficcata nel gomito sinistro della vittima, che è stata trasportata all’ospedale San Bassiano, dove è ricoverata in Osservazione Breve Intensiva. L’uomo, pregiudicato, è stato arrestato dai Carabinieri in flagranza con l’accusa di tentato omicidio.


“Fammi leggere i messaggi”, il fidanzato si rifiuta e lei lo accoltella al petto uccidendolo

“Fammi leggere i messaggi”, il fidanzato si rifiuta e lei lo accoltella al petto uccidendolo


Leggi articolo

L’aggressione è avvenuta verso le ore 22.50 all’interno di una sala slot. Dopo aver estratto un coltello da cucina che aveva portato con sé, l’uomo si è avventato contro l’ex moglie, che lavora nella sala come barista, colpendola con numerosi fendenti all’altezza del busto, riuscendo a colpirla al volto e alle braccia, e sferrandole calci e pugni al corpo. La donna, gridando e cercando aiuto, ha attirato l’attenzione di alcuni clienti, sfuggendo per qualche momento alla furia dell’uomo, e cercando rifugio in un’altra sala del locale, dove ha chiesto ancora aiuto. L’ex marito l’ha raggiunta anche lì, insultandola, minacciandola di morte e colpendola ancora, nonostante l’intervento di una cliente. Quest’ultima, anche se minacciata dal 45enne, ha suggerito alla vittima di nascondersi tra le slot e ha chiamato 112. I Carabinieri hanno individuato subito l’uomo, sporco di sangue. Gli investigatori hanno acquisito e analizzato i filmati dei sistemi di videosorveglianza all’interno della sala slot, che hanno confermato la dinamica del fatto.

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha espresso “la più ferma condanna per questo ennesimo episodio di violenza di genere, che lascia sgomenti e rappresenta una ferita profonda per tutta la comunità veneta”. Alla donna “va la mia vicinanza e quella dell’intera Regione; aggiungo che non dobbiamo mai arretrare di un passo nella lotta alle aggressioni di genere e a ogni forma di violenza contro le donne. È fondamentale dare un messaggio corale, forte e coeso, che unisca istituzioni, società civile e cittadini: non esiste giustificazione che possa attenuare un atto tanto vile“.