La 37enne, infermiera con la passione per la scrittura, arriva in libreria con un racconto inedito del padre che fatto sognare ed emozionare milioni di italiani
7 settembre – 14:05 – MILANO
A quasi un anno dalla scomparsa di Totò Schillaci dopo una lunga lotta contro un tumore, la primogenita del bomber delle Notti Magiche, Jessica, ha deciso di affidare i ricordi di una vita con papà Totò a un libro in uscita nei prossimi giorni, Solo io posso scrivere di te, e raccontare alcuni aspetti inediti della vita privata del grande campione.
Totò Schillaci, il ricordo della figlia Jessica in un libro—
“Quando papà è morto ho letto tutto quello che è stato scritto su di lui e mi sembrava mancasse sempre qualcosa, quello che lui e noi avevamo vissuto veramente. Per me è stata come una cura”, ha spiegato Jessica Schillaci al Corriere della Sera a proposito della decisione di dedicare un libro a Totò, un modo per esorcizzare il dolore e mostrare un lato inedito del bomber che ha fatto sognare milioni di italiani per anni.
Jessica è partita dall’inizio, dai primi ricordi con papà Totò nella casa di Torino: “È lì che torna la mia memoria. Ero piccola e lui giocava nella Juventus: il suo sorriso, i ritagli di tempo trascorsi insieme, gli abbracci… di quel periodo mi torna in mente tutto”, ha ricordato la 37enne, infermiera con la passione per la scrittura: “Mamma racconta che mi portava spesso allo stadio, anche da piccola, e che – dopo ‘mamma’ e ‘papà’ – ho imparato a dire ‘Totò-Gol'”.
“Certo, è stato un papà assente, questo l’ha sempre saputo anche lui: un po’ per il lavoro e un po’ per il carattere che aveva, non si sentiva mai all’altezza”, ha proseguito Schillaci nella lunga intervista al Corriere della Sera: “Però quando trascorrevamo del tempo insieme, quello era tempo di qualità. Prendeva me e mio fratello Mattia e ci portava in sala giochi, al minigolf oppure al mare. Con lui giocava tantissimo anche a pallone”.
Le ultime ore di Totò Schillaci—
Solo io posso scrivere di te, in uscita il 12 settembre per Cairo Editore, si apre col racconto delle ultime ore di vita di Totò Schillaci: “Ho dei ricordi molto vividi di ogni giorno che sono stata in ospedale con lui, fino alla sera prima di morire abbiamo parlato tanto. Poi è entrato come in coma e quando il mattino dopo ho sentito che se ne stava andando ho staccato la mia mano dalla sua, l’ho lasciato libero”.
Totò Schillaci, i suoi valori e gli insegnamenti ai figli—
Jessica ha definito Totò “un padre meravigliosamente imperfetto”: “Nelle sue imperfezioni era unico. Faceva le cose sempre mosso dall’istinto, proprio come quando giocava sul campo da calcio. Ci sorprendeva, e talvolta ci deludeva, però la settimana dopo era capace di presentarsi con una sorpresa che ci riempiva il cuore”.
Nel corso dell’intervista, ricordando il profondo legame tra Schillaci, Roberto Baggio e Stefano Tacconi, Jessica ha svelato anche gli insegnamenti di papà Totò e i suoi valori di cui anche i tifosi hanno avuto più di un assaggio negli anni: “L’umiltà, il volare basso e, soprattutto, la sua genuinità fanno parte di me. Se papà pensava una cosa, la diceva. Senza meditare troppo sulle conseguenze. Era così, come lo vedevi, senza filtri, sotterfugi, giochetti: un uomo umile che aveva sofferto e che aveva conquistato il suo sogno lavorando. Questo mi è rimasto di lui: la cultura del lavoro, l’impegno e la dedizione per raggiungere un obiettivo”.
La Gazzetta dello Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA