A Monza potrebbe andare in scena il più classico dei Gran Premi d’Italia, una corsa dalle poche variabili strategiche da giocarsi con l’esecuzione dell’unico pit stop e con i sorpassi in pista. Appare improbabile il ripetersi dello scenario del 2024, con le squadre divisa tra la singola e la doppia sosta, rendendo difficile per la Ferrari sperare in una nuova rimonta dalla quarta posizione. Non avrà vita facile però nemmeno la McLaren, come spiega a FormulaPassion Simone Berra, Chief Engineer della Pirelli.
Verso la sosta singola
Pirelli ha le idee ben chiare sul quadro strategico per la gara: “Sicuramente la media e la dura saranno le mescole preferite, soprattutto considerando che le temperature asfalto previste saranno abbastanza elevate, superiori ai 40°C. Nemmeno la soft però si è comportata male durante le libere. Non l’hanno provata tutti nelle simulazioni gara, ma i pochi che l’hanno fatto hanno espresso un passo non lontano dalle mescole più dure. La morbida quindi potrà essere utilizzata in gara, ma di base vediamo media e dura come favorite”.
“La sosta singola sarà la strategia prediletta, nessuno andrà sulle due soste”, prosegue Berra. “Qualcuno proverà una strategia molto standard, come media-dura o dura.media, che ti permette di essere più flessibile e di fermarti coprendo magari eventuali pit-stop anticipati delle macchine con cui stai lottando per le posizioni”. La scelta della gomma in partenza non è scontata: “Tra media e dura il livello di grip è molto simile, quindi partire con la hard non ti sfavorisce più di tanto. Il degrado inoltre è basso su entrambe le mescole, quindi crediamo sia abbastanza simile partire con l’una o con l’altra”.
Chi potrebbe usare la dura in partenza è Lewis Hamilton, provando ad allungare il primo stint per spaiare le strategie dalle nove macchine che lo precedono. Pirelli però ribadisce come la differenza tra le mescole sia minima: “Chi parte con la dura non ha un netto vantaggio rispetto a chi scatta con la media. È più il discorso di quale mescola utilizzare dopo quella iniziale, se la media o la morbida. Questo è un po’ il punto focale”.
Il ruolo della soft
Proprio la C5 potrebbe essere la carta da giocare per tentare qualcosa di diverso: “La morbida può essere un’opzione, ma non tanto per la partenza. È vero che ti dà un extra grip e il rettilineo fino alla prima Variante è molto lungo, ma poi non ti permetterebbe di essere sufficientemente flessibile nello stint iniziale con tanto carburante, pista meno gommata e temperature più elevate. Saresti quasi obbligato a un pit stop molto anticipato per poi magari essere anche sfavorito da una Safety Car successiva”.
“Vediamo invece più probabile partire con le dure o le medie e provare ad estendere il più possibile la prima frazione, oltre il 30° giro. Abbiamo visto che ci si potrebbe fermare tra il 32° e il 38° giro e montare la morbida per l’ultima parte di gara, cercando di fare qualcosa di diverso rispetto agli avversari. Mi aspetto che i primi possano partire su medie per poi passare alle dure, ma qualcuno in questo gruppetto potrebbe andare lungo e montare la morbida, avendo così una mescola diversa dalla dura per l’ultimo stint. La soft con poco carburante, pista gommata e temperature in calo verso fine gara potrebbe essere un azzardo vincente”.
Rimonte difficili
Nel 2024 la Ferrari vinse dalla quarta casella in griglia con Charles Leclerc puntando sulla singola sosta contro la doppia della McLaren. Simone Berra però spiega perché quest’anno difficilmente ci saranno dubbi sul numero di pit stop: “Abbiamo tre fattori. Prima di tutto l’asfalto è invecchiato. Anche se è relativamente nuovo e abbastanza liscio, c’è meno bitume e questo genera meno graining. Un altro discorso è che le mescole 2025 sono più resistenti meccanicamente, soffrendo meno graining, osservato comunque su tutte e tre le mescole, ma molto concentrato nella fascia del camber, senza essere esteso come l’anno scorso”.
“Infine bisogna considerare che siamo alla conclusione di un ciclo di sviluppo tecnico. I team hanno lavorato tanto con queste gomme da 18 pollici e conoscono molto bene la gamma di mescole che abbiamo quest’anno, quindi sanno come gestire la gomma. Quest’anno abbiamo visto come nella maggior parte delle gare la sosta singola sia stata vincente, pur utilizzando delle mescole più morbide rispetto al passato”.
Il basso degrado conterrà anche il vantaggio sul passo delle McLaren, complicandone i piani nella lotta per la vittoria. “Sarà interessante vedere la battaglia tra Verstappen e le McLaren. Quest’ultime sono più cariche e potrebbero fare più fatica nei sorpassi. Sicuramente la macchina è più stabile in curva, ma essendo i degradi molto bassi Verstappen potrebbe difendersi dagli attacchi con DRS, che qua a Monza è meno efficace rispetto ad altri circuiti. Se la macchina che sta davanti è più scarica rispetto a chi insegue, ha modo di difendersi”, conclude Berra.